La scuola italiana che non include

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Più frequenti i tagli ai servizi, classi affollate con più disabili in una sola aula. Da un report effettuato dal giornale Il Fatto Quotidiano, in collaborazione con la ONLUS tutti a scuola, comprendiamo le difficoltà di un alunno con diversa abilità.

Sono sempre più numerosi i casi di classi scolastiche sovraffollate, dove uno o più alunni disabili convivono nella stessa aula. E questo avviene, purtroppo, malgrado la disposizione n. 81/09 del DPR, che mette dei paletti precisi al numero di alunni disabili da assegnare in una classe. Accade di frequente, invece, che si ritrovino tre o più studenti diversamente abili tra gli stessi banchi. Senza contare, poi, la mancanza di un insegnamento di sostegno che sia adeguato alle esigenze.

Il 15 ottobre scorso, per iniziativa del Fatto Quotidiano in collaborazione con all’associazione Tutti a scuola, è partita una campagna di sensibilizzazione nazionale sulla condizione dei disabili all’interno delle scuole italiane. Tra i nodi da sciogliere, che sono emersi grazie alle centinaia di segnalazioni dei lettori, sono emersi, su tutti: mancanza di assistenti, scarsa presenza di docenti di sostegno, inefficienze nei trasporti. Nelle lettere pervenute alla redazione del Fatto, i genitori hanno raccontato di figli rifiutati dalle scuole o addirittura invitati a tenerseli a casa. Queste lettere, che hanno invaso la sede dell’associazione Tutti a Scuola, sono giunte da tutta Italia e saranno consegnate al presidente del consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’istruzione Stefania Giannini.

Toni Nocchetti, perno portante dell’associazione Tutti a Scuola, senza mezzi termini ha dichiarato: tutti mi chiedono i motivi del mio impegno visto che non ho figli disabili. Lo faccio perché sono un essere umano, un papà e un cittadino. La disabilità dovrebbe essere considerata come un minimo comune denominatore di civiltà… Una classe politica seria non mette tre bambini con difficoltà nella stessa classe, piazza un insegnante di sostegno e risolve la questione: sono prove tecniche delle classi differenziali.
(Fonte foto: Rete Internet)

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