Capodanno 2013: due le vittime nella notte di San Silvestro

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Due morti in Campania e 361 feriti in Italia. In calo l’uso dei fuochi in diverse cittadine dell’hinterland vesuviano, dove la Protezione civile ha trascorso la prima notte dell’anno nuovo perlustrando il territorio alla ricerca di petardi inesplosi.

Anche per il nuovo anno si traccia il triste bilancio sui festeggiamenti della notte di San Silvestro in Italia con 361 feriti e due morti in Campania.

La prima vittima è un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, morto per l’esplosione di un ‘botto’ di Capodanno che gli ha fracassato il cranio. La tragedia è avvenuta a Pontelatone, un comune del Casertano. La tragedia è avvenuta all’esterno del ristorante ‘Il Cacciatore’, di proprietà dell’imprenditore. Antonio Serino un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino) è la seconda vittima del primo giorno del 2013. L’uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto ed è morto sul colpo.

Un bollettino di sangue che resta dunque pesante anche se il numero dei feriti è in sensibile calo rispetto all’anno scorso quando durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro si sono registrati 561 feriti. Una buona notizia arriva dai comuni dell’hinterland vesuviano dove i volontari di Protezione Civile di diverse cittadine hanno trascorso la prima notte dell’anno nuovo perlustrando il territorio alla ricerca di petardi inesplosi. È il caso del gruppo di Protezione civile di Somma Vesuviana Cobra2 che dopo la campagna di sensibilizzazione fatta nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio per prevenire i pericoli dei botti illegali, ha promosso ed organizzato insieme ai Vigili del Fuoco ed i Carabinieri della stazione locale il progetto Capodanno sicuro.

Nel territorio sommese non si sono registrati incidenti, né danni a persone o cose e tempestivo è stato l’intervento in particolare nella centralissima via Aldo Moro, intervenendo a ripulire le strade ed a rendere sicuro il traffico intenso che si è registrato dopo la mezzanotte. I volontari del gruppo Cobra2 hanno prestato grande attenzione anche nel territorio di Ottaviano. La stessa operazione è stata espletata anche dai gruppi di Protezione Civile dei comuni di Cercola e di Massa di Somma, coordinati rispettivamente da Giuseppe Piccolo e Giuseppe Romano. Per l’occasione è stato effettuato un lavoro di bonifica delle strade, delle piazze e delle aree verdi delle due cittadine vesuviane e ciò ha permesso di evitare gli incidenti che possono avvenire il giorno dopo la festa a causa dei botti inesplosi che si trovano per strada e che vengono raccolti dai ragazzini che tentano di farli esplodere.

Al termine della notte di lavoro, i volontari si sono dichiarati soddisfatti degli obiettivi raggiunti: “Sembra che, finalmente, undici anni di sensibilizzazione alla popolazione contro l’uso di botti illegali ad opera del nostro gruppo comunale di protezione civile stiano portando i frutti sperati con una significativa diminuzione del fenomeno – ha sottolineato Giuseppe Piccolo – Continueremo la nostra opera anche nei prossimi anni con nuove forme di sensibilizzazione della popolazione e soprattutto dei più piccoli nella speranza che, anche grazie al nostro lavoro, questa pericolosa tradizione si perda per sempre”.

“In entrambe le città – ha invece spiegato Giuseppe Romano – per la notte di San Silvestro si è registrata una significativa diminuzione dell’usanza di sparare botti per salutare il nuovo anno. La gente, fortunatamente, ha preferito trascorrere le prime ore del 2013, partecipando alle feste organizzate nei locali pubblici e scendendo nelle strade e nelle piazze per scambiarsi gli auguri invece di ‘divertirsi’ con i fuochi illegali”. Nelle ore trascorse in strada, i circa 30 operatori in servizio tra i due comuni, hanno rinvenuto solo petardi inesplosi di piccole dimensioni (foto), qualche cipolla e qualche track ma per fortuna, nessuna traccia della temibile ‘bomba spread’, definita come il vero e proprio incubo di questo capodanno, e di rendini e batterie da palo.
(Fonte foto: Protezione civile Cercola e Massa di Somma)