Nello spazio di pochi giorni nuovi ordini per un miliardo di dollari. Lavori che garantiranno almeno due anni di attività.
L’Alenia raddoppia le commesse nello spazio di due giorni. Martedì era stato annunciato un grosso contratto tra il consorzio Atr, di cui Alenia è partner, e una compagnia aerea indonesiana per la fornitura di 25 aerei a corto raggio più altri 10 opzionati.
Ieri, poi, la sorpresa più gradita: ancora 40 velivoli Atr richiesti dalla compagnia di leasing Nordic Aviation Capital, che aveva fatto da tramite anche nell’affare precedente. 40 velivoli di cui 25 ordini fermi e 15 opzionati, per un valore di circa 1 miliardo di dollari. Ordini che si aggiungono agli 840 milioni di dollari fatturati da Atr per il business ottenuto dalla compagnia asiatica. Danaro di cui in buona parte gioverà l’Alenia di Pomigliano, che produce la fusoliera dei turboelica Atr, e l’Alenia di Foggia, che realizza gli stabilizzatori del velivolo concepito per i collegamenti regionali. Quest’ulteriore annuncio di nuovi ordini è stato dato durante la manifestazione ERA (European Regional Association) che quest’anno si tiene a Salisburgo, in Austria, e che riunisce l’industria e le compagnie aeree che operano nel settore dei velivoli regionali.
Grande soddisfazione intanto negli ambienti aziendali. “Si tratta dell’ennesimo successo commerciale per ATR – scrive in un comunicato la società di Finmeccanica – azienda di cui Alenia Aermacchi è azionista al 50%”. Alenia Aermacchi per tutti gli Atr realizza l’intera fusoliera completamente equipaggiata presso il proprio sito produttivo di Pomigliano e gli impennaggi di coda verticale ed orizzontale del velivolo, questi ultimi interamente realizzati in materiale composito, nello stabilimento di Foggia. “Atr – aggiunge la società con sede a Venegono – continua a confermare la propria leadership mondiale nel mercato dei velivoli turboprop con oltre 1300 aerei venduti, un primato assoluto nella sua categoria”.
Euforici gli ambienti sindacali campani, in particolari quelli più collaborativi con le politiche aziendali. “Se grazie alla commessa indonesiana – commenta Luigi Mercogliano, segretario regionale della Fismic – eravamo riusciti a strappare almeno tre anni di lavoro e, quindi, tre anni di tranquillità, adesso, con questa nuova commessa della Nac, possiamo dormire sonni tranquilli a Pomigliano. A questo punto – l’appello rinnovato di Mercogliano – le nuove assunzioni promesse nel piano del 2011 delle tre “R” diventano più che una speranza una vera e propria necessità”. Ammontano almeno a 140 le assunzioni annunciate nel periodo compreso tra il 2012 e il 2014. Altre centinaia di reclutamenti erano stati previsti in Campania entro il 2016.
Il tutto in cambio del salasso di due anni fa, che determinò, a gennaio 2012, l’estromissione forzata in mobilità con accompagnamento alla pensione di 460 dipendenti degli impianti di Pomigliano, Nola, Casoria e Capodichino. Un sacrificio che ha richiesto la chiusura definitiva, a luglio, del sito di Casoria, i cui 400 addetti sono stati nel frattempo trasferiti nell’Alenia di Nola, dove si realizzano sezioni di fusoliera dei grandi velivoli commerciali Airbus A 380, l’aereo passeggeri più grande del mondo, e dell’Airbus A 321. A Nola una campagna recente di investimenti da 70 milioni di euro subito e altri 20 nel prossimo anno sta ridando impulso all’impianto che ora conta 1100 addetti, mentre ammontano a 2500 i lavoratori impegnati nelle produzioni di Pomigliano.
Rimane l’incognita di Capodichino, impianto Alenia impegnato per anni nelle produzioni militari C 27 j. Un prodotto che però è in fase di esaurimento.