Somma Vesuviana, via Tenente Indolfi tra ritardi, inquinamento, stress e traffico urbano

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Il piccolo tratto di strada di Somma, che da via Roma conduce in via Raimondi, il cui odonimo è via Tenente Indolfi, è quotidianamente divenuto un accesso con tutte le conseguenze negative, provocando paradossali situazioni di traffico veicolare sul tratto di via Roma.

L’affluenza di tanti operatori professionali, addetti alla gestione del servizio ASL, ed i numerosi utenti che si recano al distretto, generano in determinate ore della giornata la totale paralisi del traffico nell’intera area del centro. Un problema enorme, alleviato ultimamente dalla mancata uscita degli alunni della scuola elementare R. Arfè, poiché con gli accompagnatori la situazione era diventata alquanto esplosiva negli anni passati, prima del trasferimento nella proprietà trinitaria De Lieto a San Giovanni de Matha. Nel complesso, quindi, l’intera tratta, pur nella sua precarietà e sconveniente funzionalità, offre un’immagine e una funzionalità decisamente carente che, analizzata attentamente, in caso di emergenza, potrebbe creare anche una situazione di pericolo, come quando spesso vi è l’arrivo di autombulanze.

Il tratto, denominato Tenente [Nicola] Indolfi, in memoria di una vittima della Seconda Guerra mondiale, si presenta, dopo un breve percorso lineare, con un angusto spiazzo a forma irregolare avente funzione di disimpegno per l’accesso alla ex – proprietà Menzione con un annesso circoletto, ma fondamentalmente destinato per la struttura ASL. In questo spazio, considerata la ristrettezza, tanti soggetti sprovveduti e immancabilmente maleducati la fanno da padroni in relazione anche alla mancanza di un idoneo servizio pubblico di sorveglianza. Oltre questo primo tratto, per così dire principale realizzato per la funzionalità della struttura sanitaria, il prosieguo della strada continua oltre, con l’enorme grattacielo, disimpegnando su alcuni stabili di via Petrarca, a cui si arriva tramite una gradinata, atta a superare un cospicuo dislivello, raggiungendo via Raimondi.

Per risolvere, giustamente, questo problema si potrebbe proporre di suggerire all’Amministrazione cittadina una sistemazione alternativa, in grado di ridurre l’impatto costituito dalle esposte barriere. Così l’inconveniente primario, rappresentato dallo scalone, opportunamente eliminato e sostituito con una rampa avente ragionevole pendenza, in modo da essere percorsa anche con autovetture, potrebbe stabilire un senso unico di marcia, mettendo in collegamento via Roma con via Raimondi. Questo sistema, a nostro parere, consentirà un comodo percorso da via Roma, attraversando dapprima via Indolfi – laddove può esservi anche un limitato e comodo parcheggio, soprattutto per i portatori di handicap – procedendo, quindi, per via Petrarca, e sbucando in via Raimondi e via San Domenico. In questo modo il traffico, notevolmente diluito, potrebbe facilmente essere dirottato, e in special modo si eviterebbe “lo scontro” in entrata e in uscita di autoveicoli, fonte di tante questioni.