Somma Vesuviana, il Pd: «Chiarezza sulla convenzione tesoreria».

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Nel corso della seduta di consiglio comunale di martedì, il capogruppo Pd, Giuseppe Cimmino, che insieme al consigliere Peppe Auriemma, segretario cittadino del partito, si è astenuto nella votazione del punto 10 all’ordine del giorno dell’assemblea, ha chiesto risposte esaurienti in merito alla natura giuridica della convenzione tesoreria: concessione o gara d’appalto? Ha votato con la maggioranza il consigliere Pd Crescenzo De Falco. Ciro Sannino (M5S): «Il Pd spaccato».

Giuseppe Auriemma (Pd)
Giuseppe Auriemma (Pd)

Interrogazioni sul complesso San Domenico (presentata da Forza Italia e Svolta Popolare), sui ritardi dei pagamenti agli operai della nettezza urbana (Salvatore Di Sarno – Svolta Popolare così come quella sulla sicurezza nelle scuole, sulle Porte del Parco e su piazza Europa), discussione sul contratto di metanizzazione (Nunzio Iorio, Lucia Di Pilato, Vittorio De Filippo, Salvatore Di Sarno, Antonio Mocerino, Giuseppe Cimmino, Giuseppe Sommese, Antonio Granato, Crescenzo De Falco), nell’ultimo consiglio comunale di Somma Vesuviana. Ma ciò che sta facendo discutere, provocando reazioni non solo da casa Pd bensì anche, fuori dal consiglio, del pentastellato Ciro Sannino.

In pratica, il gruppo consilare Pd si è detto favorevole affinché sia espletata la gara per l’affidamento del servizio di tesoreria che è in regime di proroga da inizio 2012. «Con un esborso da parte dell’ente di 292.500 euro più Iva – sottolineano – in questi quattro anni le gare sono andate deserte e si è provveduto a fissare il prezzo della convenzione con la Ge.Se.T. Italia Spa, modificando il prezzo della stessa convenzione prima in 65mila euro e poi in 74.500 euro (sempre oltre IVA) annuali, senza espletare alcuna gara e con una determina di ufficio».

giuseppe cimmino«Per di più – ci spiega il segretario Auriemma – il capogruppo Cimmino ha chiesto chiarezza in merito alla natura giuridica della convenzione, ossia se essa sia qualificabile come concessione o come gara di appalto senza avere tuttavia risposte chiare e certe dalla maggioranza che ha proposto solamente  e votato  lo schema di  convenzione, fissando e aumentando  il corrispettivo annuo a 90mila euro oltre Iva per la futura società affidataria e aumentando anche  il tasso di interesse passivo al 6% sulle anticipazioni di tesoreria. E bisogna tener presente che per il 2015 le anticipazioni di tesoreria sono state pari ad oltre due milioni di euro».

C’è ancora una premessa da fare, sostiene il Pd, e riguarda precisamente la delibera dei consiglio comunale che, il 24 marzo 2014, modificava l’articolo 56 al comma 1 del regolamento di contabilità del Comune di Somma Vesuviana, sancendo che: «…l’affidamento del servizio viene effettuato mediante procedure di evidenza pubblica con modalità che rispettino il principio di concorrenza secondo i criteri del D.Lgs. 163/2006….». «Un concetto – aggiunge Auriemma –   espresso più volte dall’Autorità Nazionale Anticorruzione».

Il Pd si è dunque astenuto (ndr, tranne Crescenzo De Falco, in merito il segretario del partito ha fatto sapere che questa posizione sarà oggetto di discussione interna al Pd), ritenendo le condizioni per l’affidamento del servizio troppo gravose per le finanze comunali e, inoltre, alquanto indefinita la natura giuridica della convenzione. «A nostro parere – dicono i consiglieri Pd – andrebbe qualificata come concessione e quindi gratuita per il Comune di Somma Vesuviana in quanto servizio reso non solo all’Ente ma anche a terzi. Pensiamo, per di più, che l’atto di affidamento possa essere censurato dalla Corte dei Conti per danno erariale ed esposto anche ad eventuali ricorsi da parte delle ditte che eventualmente non partecipino per l’ambiguità del provvedimento che non chiarisce se si tratti di concessione di servizi o di appalto».

ciro sanninoSulla vicenda si è espresso ieri mattina il pentastellato Ciro Sannino: «Il dato che emerge è politico e mostra la spaccatura del Pd: il consigliere De Falco non solo non esce dall’aula mantenendo il numero legale e consentendo così lo svolgimento della seduta ma vota con la maggioranza sulla questione dello schema di convenzione del servizio tesoreria.  Personalmente resto scettico sui numeri risicati di questa maggioranza, che sembra in crisi ma che in realtà, a mio giudizio, gode di “appoggi occulti”. Resteranno in sella, a mio avviso, almeno sino allo svolgimento della gara del servizio tesoreria e quella relativa dei servizi cimiteriali, non di quella rifiuti che ad oggi, non possono fare».