Somma, autovelox non omologato: valanga di ricorsi sul Comune

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Si annuncia un periodo complicato per il bilancio del Comune di Somma Vesuviana: al centro della bufera c’è il dispositivo di rilevazione della velocità posizionato lungo la Strada Statale 268, risultato non correttamente omologato. A far scattare l’allarme è stato un post dell’ex primo cittadino di San Giuseppe Vesuviano, Antonio Agostino Ambrosio, che ha denunciato pubblicamente l’irregolarità, dando avvio a una vera e propria valanga di contestazioni.

Ambrosio ha spiegato di aver ricevuto numerose sanzioni, tutte attribuite al sistema elettronico di controllo velocità operante a Somma Vesuviana. Dopo un tentativo andato a vuoto di ottenere chiarimenti dagli uffici della Polizia Municipale, ha deciso di rivolgersi all’avvocato Carlo Carillo e presentare ricorso al giudice di pace di Sant’Anastasia. Il ricorso, accolto l’11 luglio scorso, si è basato sulla mancanza di omologazione dell’autovelox, una condizione che – secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione – rende nulle le multe elevate.

La pronuncia chiave in questa vicenda risale al 18 aprile 2024, quando la Suprema Corte ha ribadito, con l’ordinanza n. 10505, la distinzione tra “approvazione” e “omologazione” dei dispositivi. Secondo i giudici, solo i sistemi omologati possono essere usati per accertare infrazioni legate alla velocità. Il modello installato sulla SS268 – il T-Exspeed 2.0 – risulta privo di tale omologazione.

Ciononostante, l’autovelox è rimasto in funzione fino al 5 agosto 2024, data in cui è stato rimosso dal Comune con la motivazione di un presunto “guasto tecnico causato dal caldo eccessivo”. Ma già prima, in Consiglio comunale, il consigliere di opposizione Salvatore Rianna aveva sollevato dubbi sulla legittimità dell’impianto, paventando l’ipotesi di gravi conseguenze per le casse municipali. A distanza di mesi, quella previsione sembra avverarsi.

Ambrosio, dopo aver ottenuto l’annullamento delle sanzioni, annuncia ora un’azione legale contro l’ente per “indebito arricchimento”. Nel frattempo, anche altri cittadini stanno ottenendo risultati favorevoli presso i giudici di pace. Se dovesse partire una class action, per il Comune si aprirebbe uno scenario economicamente drammatico. Migliaia di multe potrebbero essere rimborsate, mettendo ulteriormente in crisi un bilancio comunale già segnato da forti squilibri.