Nei giorni scorsi è stata vandalizzata la sede della CRI di Marigliano in via Roberto De Vito 22
Marigliano, pochi giorni fa, è stata colpita da un gesto vile e irrispettoso. Infatti, la sede della Croce Rossa Italiana in Via Roberto De Vito 22, è stata oggetto di atti vandalici.
In particolare, diverse persone ignote sono entrate nei locali della CRI per poi danneggiarli e metterli a soqquadro, devastando materiali adibiti ad attività di assistenza per le fasce di persone più fragili della popolazione.
La notizia dell’atto vandalico è stata divulgata tramite un post sulla pagina facebook ‘Croce Rossa Italiana – Sede Marigliano’: “Ieri la sede di Croce Rossa Italiana, sede Marigliano è stata danneggiata e occupata da persone sconosciute, sono stati messi a soqquadro i locali e tutti i beni depositati, utili per lo svolgimento delle nostre attività in favore dei più fragili.
Abbiamo già ripristinato l’ordine e la pulizia, i volontari quando fanno squadra sono meravigliosi.
Provvederemo sicuramente a riparare i danni nei prossimi giorni.
Grazie al lavoro delle forze dell’ordine sarebbero stati anche identificati i responsabili.
Resta un po’ di amarezza per il gesto subito ma non sarà questo a fermarci nella nostra opera di aiuto per chiunque bussi alla nostra porta.”
L’episodio ha lasciato amareggiati i volontari e tutta la popolazione, che da anni riconoscono nella Croce Rossa Italiana un aiuto concreto per la comunità.
Uno dei tanti volontari ha commentato con dolore questo atto vile: “È doloroso vedere calpestata la dignità di un luogo che ogni giorno si apre a chi ha bisogno”.
Sono subito iniziate le operazioni di ripristino per i locali, svolte dai volontari della CRI, ripulendo e riorganizzando gli spazi, dimostrando che questo atto incivile non tocca l’animo umano e la solidarietà, valori dell’associazione.
“Quando siamo insieme, nulla ci può fermare” dichiarano unanime i volontari.
Sono subito intervenute le forze dell’ordine che hanno prontamente identificato i presunti responsabili.
Resta però l’amarezza per questo gesto che ha colpito non solo la sede, ma anche l’idea di aiuto gratuito e disinteressato che rappresenta la CRI.
La Croce Rossa di Marigliano dichiara: “Continueremo ad aprire la porta a chiunque abbia bisogno. Questo episodio non ci scoraggerà, ma rafforzerà il nostro impegno,” è il messaggio che arriva forte e chiaro da chi, ogni giorno, sceglie di stare dalla parte dell’umanità.”
Tanti sono stati i messaggi di solidarietà rivolti all’associazione, tra questi riportiamo il pensiero di vicinanza della dottoressa Emilia Pisani: “Aiuta a non sentirsi soli. I volontari, con la loro tenacia, hanno già ripristinato quell’angolo di luce di cui si sono fatti carico da tempo. Continueranno a prendersene cura, guidati dai sette principi che orientano il loro operato, ascoltando i bisogni dei cittadini, piccoli e grandi. Questo è un fatto”.
Il pensiero della dottoressa non si ferma qui. Ha voluto mettere in luce una situazione che preoccupa i residenti: Via Roberto De Vito, pur essendo una strada centrale, è troppo spesso teatro di episodi incivili.
Da liti tra giovani a corse pericolose di auto e moto, passando per i binari dell’ex ferrovia abbandonati invasi da roditori e serpenti, questa è una situazione che deve cambiare.
Questi sono altri fatti,” continua Pisani. “E allora, davvero senza giudizio ma con amore – lo stesso che anima il fare dei volontari – mi aspetto, anzi chiedo, prima di tutto come cittadina, un intervento incisivo ed efficace in quella parte del nostro territorio.”
Pensiero di vicinanza e solidarietà arriva anche dal sindaco di Marigliano, Gaetano Bocchino: “Solidarietà ai volontari dell’Unità Territoriale di Marigliano della Croce Rossa Italiana per l’ignobile gesto vandalico ai danni della sede di via Roberto De Vito.
Nel condannare con fermezza l’episodio e nella convinzione che i responsabili saranno quanto prima individuati, l’Amministrazione comunale esprime la propria totale vicinanza a una realtà che ogni giorno si distingue per impegno civico, umanità e spirito di servizio verso la comunità.”