Quando i cambi (non) fanno la differenza: un Napoli irriconoscibile frena contro l’Udinese

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Netto passo indietro per il Napoli, che al Maradona contro l’Udinese trova il suo secondo pareggio consecutivo, dando all’Inter la possibilità di accorciare a -1 in caso di vittoria contro la Fiorentina domani sera.

 

Sin dall’inizio si è avuta l’impressione che sarebbe stata una partita difficile, con i friulani capaci pressare alto mettendo in crisi la fase di costruzione degli azzurri, indotti spesso all’errore tecnico. Si è cercato poi spesso di riproporre l’azione che ha portato al gol di Spinazzola contro la Roma, portando Mazzocchi verso l’interno e favorendo la palla lunga direttamente su Neres, facilmente però ingabbiato dalla catena di destra bianconera. Anche dietro si è rischiato parecchio, con i centimetri di Lucca che hanno dato parecchio fastidio a Juan Jesus e Rrahmani, così come gli inserimenti dei centrocampisti sulle palle filtranti di Thauvin. Gli aspetti che destano maggiore preoccupazione in vista dei prossimi impegni sono la condizione fisica dei titolari e l’incapacità dei cambi di offrire un apporto significativo. Per quanto riguarda il primo punto, sembra evidente già da un paio di partite come a partire da un certo punto del match i ragazzi non riescano a dare un cambio di passo per chiudere o rimontare il risultato. La questione dei cambi, invece, deve suonare come un campanello d’allarme soprattutto per il futuro: con l’arrivo (verosimilmente) delle coppe europee bisogna investire per dare a Conte una “seconda squadra” all’altezza dei titolari.