Dopo le polemiche che ormai da giorni si stanno scatenando nel comune nolano, il sindaco Minieri si oppone alla proposta di rende il presidio ospedalierio “S. Maria della Pietà” un centro Covid. Grazie ad un tavolo tecnico con tutti i comuni soci dell’Agenzia Area Nolana, i sindaci hanno anticipato ai consiglieri regionali le loro proposte che formuleranno al governatore della Regione Campania e alla dirigenza dell’ASL Napoli 3 Sud.
Una importante svolta per la città bruniana, che ormai da giorni è costretta a fare i conti con un pronto soccorso chiuso a causa dell’aumento dei casi Covid. Situazione per nulla accettabile se si considera che il presidio ospedaliero “S. Maria della Pietà” di Nola può accogliere un massimo di 12 contagiati, a fronti degli attuali 20, risultando come centro “Stop Covid”, cioè valido per una sosta solo momentanea. Con l’incremento del numero dei positivi, unitamente alla mancanza di percorsi idonei e discutibili modalità di sanificazione degli esigui spazi interni, il sindaco di Nola ha espresso il suo rifiuto nel trasformare questo ospedale in un centro per malati Covid.
La scelta è sostanzialmente legata ad un fattore strutturale, in quanto verrebbe sottratto alla città un presidio ospedaliero con pronto soccorso non disponibile ad accettare pazienti affetti da patologie differenti dal virus. Ciò comporterebbe un grave danno all’intera area, compresi i territori limitrofi che si ritroverebbero costretti, in caso di emergenza, ad essere indirizzati verso altri ospedali decisamente distanti rispetti al “S. Maria della Pietà”. Per tale motivo, Gaetano Minieri insieme a tutti gli altri sindaci dei comuni soci dell’Agenzia Area Nolana e con il sostegno del sindaco di Somma Vesuviana, si sono riuniti in un tavolo tecnico per esprimere il proprio disappunto all’idea di rendere “Covid Hospital” il nosocomio nolano, alla presenza dei consiglieri regionali Di Maiolo, Iovino, Manfredi, Mocerino, Saiello e Sommese.
È impensabile sottrarre ad una popolazione di circa 500 mila abitanti l’unico punto di riferimento sanitario, soprattutto nel mezzo di una situazione già delicata. Alla luce di queste criticità, i sindaci hanno stilato un piano di proposte che sarà poi presentato al governatore della Regione Campania e alla dirigenza dell’ASL Napoli 3 Sud. In base a quanto reso noto dalla stessa Agenzia di Sviluppo Area Nolana, le soluzioni possono essere così sintetizzate:
- attivare i posti letto disponibili presso strutture universitarie come ad esempio il Policlinico di Napoli;
- coinvolgere le strutture private accreditate nella gestione dei pazienti Covid;
- riattivare i posti terapia sub-intensiva presso l’ospedale di Pollena Trocchia con la dotazione del personale medico e paramedico necessario;
- velocizzare i tempi di lavorazione dei tamponi e principalmente di risposta ai cittadini.
È stato deciso, in aggiunta, di attivare un tavolo di lavoro permanente perché solo seguendo la strada della sinergia tra gli attori istituzionali, favorendo un comune operare, si potrà gestire al meglio l’emergenza.