Nel solco della pedagogia della salute si situa l’ultimo libro del prof. Ciro Indolfi, eminente cardiologo interventista dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, nativo di Somma Vesuviana
La longevità della vita è un complesso equilibrio tra genetica e stile di vita, che determina la capacità di poter vivere a lungo in buona salute fisica e mentale, andando oltre la semplice durata per concentrarsi sulla qualità degli anni vissuti. Sebbene una base genetica esista, la maggior parte della longevità dipende da fattori modificabili come alimentazione, attività fisica, sonno e gestione dello stress. Il focus moderno non è solo arrivare a un’età avanzata, ma mantenerla in salute, autonomia e benessere. Un ruolo cruciale è svolto, dicevamo, proprio dall’alimentazione, dall’attività fisica, dall’assenza di fumo e, anche, dalle relazioni sociali. Il professore Ciro Indolfi, luminare della cardiologia italiana, con questo nuovo libro mette a disposizione di tutti le più recenti conoscenze scientifiche per vivere meglio e più a lungo. Di origine sommese, ma ormai calabrese d’adozione, il professore ci conduce in un capillare viaggio scientifico attraverso il quale ci fa comprendere che è non è solo possibile rallentare l’invecchiamento, ma che la longevità non è frutto del caso né della genetica sola, ma di un progetto quotidiano, costruito con consapevolezza e coerenza. La longevità, infatti, non è semplicemente sinonimo di vita lunga, ma indica la capacità di vivere oltre la media, mantenendo al contempo buone condizioni di salute fisica e mentale. Oggi è possibile rallentare l’invecchiamento, in quanto la scienza ha chiarito che la genetica contribuisce solo per il 20-25 % alla durata della vita, ma il resto dipende dallo stile di vita. L’attività fisica regolare, in particolare, è fondamentale per la salute, riduce il rischio di malattie croniche, migliora il benessere mentale e aiuta nel controllo del peso, con raccomandazioni di più esercizi di rafforzamento muscolare, includendo qualsiasi movimento quotidiano per contrastare la sedentarietà. La stessa dieta mediterranea, supportata da decine di studi, si associa a un rischio ridotto di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e alcuni tipi di tumori. La presenza di grassi insaturi, come l’olio di oliva, legumi, cereali integrali, pesce azzurro, verdure e frutta è centrale per ottenere il suo effetto benefico. Grazie probabilmente alla dieta mediterranea e a una cultura ancora legata alla convivialità e alla moderazione l’obesità diventa rara, spiega il dott. Indolfi. Certamente, se non si invertirà questa tendenza soprattutto nei giovani, tra 20 anni anche l’Italia potrebbe affrontare un’epidemia di obesità grave. Il libro, Rubettino Editore, è scritto in linguaggio che facilita la comprensione e l’azione, agendo come un ponte tra autore e lettore, attraverso casi concreti, storie che fanno riflettere, esempi scientifici, offrendo consigli pratici ed una visione critica. Ciro Indolfi è un cardiologo, docente all’Università della Calabria e Presidente della Federazione Italiana di Cardiologia. Con le sue ricerche ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo di tecniche e laboratori d’avanguardia per la cura delle patologie coronariche e valvolari. Autore di numerosissimi studi scientifici pubblicati su riviste internazionali, ha dedicato la sua carriera alla ricerca, alla clinica, alla formazione di miglia di studenti e giovani medici.


