È da ormai diversi anni che a Napoli, e non solo, si specula su un argomento che sta tanto a cuore a tutti i tifosi della squadra che prende il nome della città: i lavori di ristrutturazione dello stadio Maradona.
Stando al chiacchiericcio, e alle frequenti ma indefinite parole del presidente del club, lo stadio deve assolutamente essere oggetto di lavori, definiti urgenti da più di 15 anni. Il progetto scritto non c’è, forse esiste nella mente di De Laurentis e probabilmente anche in quella del sindaco di Napoli Manfredi, ma ad oggi niente lascia intendere che inizieranno in tempi brevi anche se la deadline degli Europei 2032 impone di non perdere altro tempo. Inoltre, qualora ci fosse una remota possibilità, la squadra dovrebbe trovare un’altra sistemazione vista la portata dei lavori (la pista di atletica deve essere eliminata), eppure anche su questo non si è trovato un accordo. Si è molto vociferato addirittura sulla creazione di un altro stadio ad Afragola, vista la presenza della stazione ad alta velocità e la costruzione di una metropolitana, ma anche questa ipotesi è stata prontamente scartata, probabilmente perché la squadra della città non può avere la propria casa in una mera provincia.
Ora il problema diventa dove far giocare gli azzurri durante gli interventi. Se è vero che si vuole proporre la città di Napoli per ospitare gli Europei del 2032, allora bisogna schiarirsi le idee e prendere una decisione definitiva soprattutto se si considera che gran parte del Maradona necessita di lavori massicci che non dureranno certo qualche mese. Per questo giocare in uno stadio cantiere quindi restando al Maradona ma con settori chiusi a scaglioni è l’ipotesi più probabile ma anche quella più difficile per conciliare tutte le esigenze, in primis quelle dei tifosi che già rabbrividiscono al pensiero dell’alternativa. Per giocare le Coppe Europee, con Fuorigrotta off-limits, il Napoli dovrebbe spostarsi o a Bari o addirittura a Palermo.
Il Presidente De Laurentis, però, è solito parlare della nuova casa della squadra, senza mai approfondire o concretizzare un piano d’azione. In più, deve ricevere il benestare del sindaco della città che, pare, fino ad ora non sia mai stato d’accordo col patron del Napoli soprattutto sulla portata dell’investimento.
Dunque, quale futuro attende l’SSC Napoli e il Maradona? Non è dato saperlo. Non ci sono certezze, solo domande senza risposte e l’eco infinita di una storia che però ora deve trovare un finale. Si spera lieto per i supporters azzurri.