Pomigliano D’Arco. Lettera Firmata in Redazione.
Correva l’anno 1983, frequentavo il III^ anno dell’Istituto Magistrale “Matilde Serao“ di Pomigliano d’Arco.
Era fine febbraio e mi assentai da scuola per diversi giorni per assistere mia madre in ospedale.
Solo io potevo farlo perché le mie due sorelle, per vicissitudini personali molto serie, erano impossibilitate.
La mia insegnante di latino, la professoressa Maria Patalano, notando la mia assenza prolungata a scuola, ne chiese il motivo alle mie compagne di classe. Ne fu informata dalla mia compagna che tutt’oggi è la mia amica del cuore.
Ebbene, la professoressa Patalano, nel suo giorno libero dalle lezioni, si recò da me in ospedale, dove mi trovò al capezzale di mia madre. Immensa fu la mia sorpresa nel vederla, direttamente proporzionale alla gioia che provai. Le sue parole di conforto furono per me luce e speranza, mentre continuavo a toccarla per convincermi che fosse proprio li davanti a me, vera, in carne ed ossa, non una visione.
Con la sua mano sulla mia spalla, che ancora sento calda e confortante, mi condusse dal primario, al quale chiese di prendersi a cuore il caso di mia madre pregandolo di cercare di abbreviare, per quanto possibile, i tempi della sua degenza in ospedale, perché io dovevo ritornare assolutamente a scuola. Notai che anche il primario rimase molto colpito dalle parole e dal gesto della professoressa. E’ doveroso da parte mia precisare che non c’era tra noi nessun altro rapporto se non quello di Insegnante – alunna, e che mia madre, prima di allora, aveva incontrato una sola volta la professoressa per un colloquio scuola – famiglia.
Il commento di mia madre al gesto della professoressa fu: “se muoio hai un’altra mamma“.
In tutto il reparto, per i giorni a seguire tra medici e infermieri si parlò di questo fatto straordinario. Ancora oggi rivedo la professoressa camminare con il suo passo deciso ed il suo incedere elegante, venirmi incontro per confortarmi e aiutarmi.
Ho sentito la cura, il rispetto, l’interesse verso la mia persona, ho sentito l’empatia che mi ha dato la forza di superare un periodo davvero molto difficile.
La professoressa mi ha salvata, tante volte gliel’ho detto, mi ha sempre risposto che per Lei era naturale agire così.
Questa è la Buona Scuola, questi sono gli Insegnanti che lasciano il segno, quelli che sanno mettere in atto una pedagogia attenta ai valori della persona, che non guardano solo al profitto scolastico, ma sanno guardare negli occhi dei loro alunni e capire i loro tormenti e, se necessario, andare oltre …..
Questo è l’alto esempio che ho ricevuto.
La professoressa Maria Patalano è volata in cielo l’11 dicembre scorso.
Io ho sentito l’esigenza di raccontare il suo gesto tanto silenzioso quanto determinante per me, i suoi alti valori morali, la Sua rettitudine, la Sua compostezza, la Sua onestà intellettuale, la Sua capacità di donarsi per il prossimo senza aspettarsi nulla in cambio.
Sono stata fortunata, più di 40 anni fa ho vissuto la scuola accogliente, inclusiva, la scuola dell’essere, non dell’apparire : la “vera” Buona Scuola.
Spero di essere capace di fare altrettanto con i miei alunni.
Grazie carissima professoressa, per sempre sarete parte della mia vita
Vi voglio bene. Un abbraccio, ovunque siate.
Caterina Esposito