I militanti de “L’Altra Pomigliano” occupano l’ufficio della Gori

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Blitz in mattinata degli attivisti del movimento di sinistra contro la privatizzazione dell’Acqua.

Manifesto tra le mani ( “ Più acqua pubblica e meno Gori ”) i militanti della formazione di sinistra L’altra Pomigliano hanno occupato per alcuni minuti l’ufficio della società di gestione idrica dislocato nella città delle fabbriche, accanto all’ingresso sud del parco pubblico. Dal megafono Antonio Barbati ha elencato “le ingiustizie che i cittadini devono subire a causa delle mani dell’azienda pubblico-privata romana sulla gestione e distribuzione del prezioso liquido in molti comuni della provincia, Pomigliano compresa”.

“Guardate – fa notare una manifestante – questa è una signora di Somma Vesuviana  alla quale hanno staccato il contatore per non aver pagato i conguagli stellari che le sono arrivati. Possibile che ti possono staccare l’acqua in casa in questo modo ? Non per non aver pagato le bollette ordinarie, che la signora ha onorato regolarmente, ma per non aver sborsato i soldi per cifre impossibili e ingiuste ”. “I distacchi selvaggi delle forniture idriche – racconta Barbati – stanno avvenendo anche a Pomigliano. Quelli della Gori arrivano nelle case della povera gente  che non ha pagato conguagli di centinaia e centinaia di euro, fantomatici recuperi del pregresso, che gli strati sociali più bassi non si possono permettere di estinguere mentre chi può pagare lo fa e si toglie di mezzo: a questo punto bisogna dire basta a una dittatura privata sul bene più prezioso, una dittatura voluta sia dal Pd che da Forza Italia ”.