FCA-Marelli di Napoli, piano salva posti con le nuove Alfa: metà fabbrica a Capua

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L’azienda di Marchionne ha presentato a palazzo Santa Lucia il programma di salvataggio della PCMA ex Ergom di Poggioreale. Vi resteranno solo 200 addetti.

Ieri, a palazzo Santa Lucia, sede della presidenza della giunta regionale della Campania, Pietro De Biasi e Orazio Privitera, responsabili delle relazioni esterne rispettivamente di FCA e della PCMA gruppo Magneti Marelli, hanno presentato all’assessore al Lavoro, Severino Nappi, e ai sindacati metalmeccanici, il piano industriale che punta al salvataggio dei 640 operai dello stabilimento di componenti automobilistici di via de Roberto, stabilimento ubicato nel quartiere napoletano di Poggioreale. Operai costretti da cinque anni a lunghi periodi di cassa integrazione a causa dello smantellamento delle produzioni Alfa Romeo, fino al 2011 realizzate a Pomigliano. Ora, dunque, c’è un piano industriale per l’impianto partenopeo. Fabbrica che vedrà ridotti gli attuali organici di due terzi. Ma senza licenziamenti. Almeno si spera. Ecco come. Secondo quanto annunciato, tra i 250 e i 300 addetti saranno trasferiti entro il 2015 a Capua, a 50 chilometri di distanza, in un impianto che produrrà componenti per le nuove Alfa Romeo che dovranno entrare in produzione tra poco meno di un anno nell’impianto di Cassino, ubicato anch’esso a 50 chilometri da Capua, territorio che dunque si trova a metà strada tra la PCMA di Napoli e la FCA laziale. Per altri 140 addetti attualmente in trasferta negli stabilimenti di Melfi, Paliano e Caivano l’azienda offre loro la possibilità di stabilizzarsi presso questi impianti. Vale a dire che per chi già sta lavorando nel basso Lazio e in Lucania l’opzione sarà quella di andare a vivere là.  A quel punto nella fabbrica di Poggioreale resteranno solo 200 operai. Qui, sempre secondo quanto annunciato, oltre agli attuali componenti destinati al Ducato realizzato a Val Di Sangro  (Chieti) si aggiungeranno altre produzioni, sempre concepite per lo stesso furgone. Insomma, dovrebbe chiudersi così la vertenza che ha caratterizzato gli ultimi anni di lotte operaie nell’area orientale di Napoli. Soddisfatti intanto i sindacati firmatari dell’accordo Panda. “FCA ha accolto le nostre sollecitazioni: si va verso la piena occupazione”, dichiara Fernando Uliano, della segreteria nazionale Fim-Cisl. “Ci rivedremo con l’azienda entro 30 giorni da quest’ultimo incontro – aggiunge Raffaele Apetino, della segreteria napoletana Fim – l’obiettivo del prossimo confronto sarà di sviscerare tutti i dettagli del piano. A ogni modo – sottolinea il sindacalista – per noi è fondamentale il fatto che alla chiusura di questo progetto ci sia la piena occupazione dei 640 lavoratori di   Marelli ex Ergom”.  “Sono convinto che un piano del genere non sarà disatteso – conclude Luigi Mercogliano, segretario regionale della Fismic – del resto l’unica soluzione positiva concreta pare sia proprio il progetto industriale appena presentato, dopo una lunga attesa da parte dei lavoratori”.