Consiglio chiede ristori per Acerra per il disastro ambientale dei Pellini

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ACERRA – “Risarcire la città di Acerra per il danno ambientale subìto”. E’ quanto ha deliberato oggi il consiglio comunale che ha approvato con 15 voti favorevoli un documento proposto dalla maggioranza che dà mandato al sindaco e alla giunta di intraprendere ogni azione che possa rendere effettivo il risarcimento per danno ambientale conseguente alla sentenza definitiva di condanna per disastro ambientale di alcuni imprenditori locali, i fratelli Pellini. Nel dispositivo di sentenza gli imprenditori sono stati condannati anche al risarcimento del danno in favore delle parti civili costituite con la precisazione che stante l’assoluta indeterminatezza del danno e la mancanza di elementi concreti e specifici ai fini della liquidazione di una somma certa, la misura del danno va determinata in sede civile. In questo processo, però, l’unica parte civile ammessa è stata il Ministero dell’Ambiente in quanto la legittimazione ad esercitare il danno pubblico ambientale spetta esclusivamente allo Stato. Di recente, inoltre, la Corte di Cassazione, ha annullato il provvedimento di confisca dei beni dei fratelli Pellini, misura nella quale il Comune di Acerra confidava per il ristoro del danno ambientale subito.

 

In virtù di tali aspetti il documento approvato in consiglio comunale:

  • dà mandato al sindaco di chiedere al Ministro dell’Ambiente – per il tramite del Prefetto di Napoli – di procedere, senza ulteriore ritardo, ad ogni azione in via amministrativa o giudiziaria per rendere effettivo il risarcimento del danno ambientale conseguente al disastro ambientale accertato con sentenza definitiva del 29/12/2017;
  • chiede di impegnare la giunta ed il sindaco, decorsi trenta giorni dalla richiesta di intervento statale, in caso di protratta inerzia o di silenzio inadempimento, ad agire, nei successivi trenta giorni, innanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale anche per il risarcimento del danno subito a causa del ritardo nell’attivazione della dovuta azione di ripristino dell’ambiente;
  • di dare mandato al sindaco di trasmettere la deliberazione consiliare approvata oggi alla Commissione Europea quale denuncia di possibile infrazione della direttiva del Parlamento Europeo del 2004 sulla “Responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale”.

 

Ha votato a favore l’esponente di minoranza del M5S, mentre gli altri cinque consiglieri di opposizione presenti in aula si sono astenuti. 

Una vicenda complessa – sottolinea il sindaco Tito d’Errico – per la quale Acerra chiede chiarezza. In aula ognuno ha portato il proprio contributo, seppur da posizioni diverse: mi avrebbe fatto piacere, tuttavia, che il documento venisse approvato all’unanimità. Noi come amministrazione comunale continueremo a fare fino in fondo la nostra parte per senso di responsabilità verso la città affinchè siano soprattutto le generazioni future a beneficiare dei ristori per i danni ambientali subiti”.

Terra dei Fuochi, Coalizione civica x Acerra: «Sulla vicenda Pellini abbiamo risvegliato tutti dal sonno della ragione».

Con il voto della maggioranza e del M5s, con la nostra astensione, su un ordine del giorno della maggioranza, si è concluso il Consiglio comunale convocato su nostra richiesta dopo la sentenza della Cassazione che ha dissequestrato i beni degli imprenditori Pellini, condannati con sentenza passata in giudicato per disastro ambientale.I documenti prodotti in aula, allegati all’Ordine del giorno approvato, confermano che l’attenzione alla questione si è fermata al 2020 (lettera del Presidente del Consiglio comunale Andrea Piatto al Ministero dell’Ambiente), mentre nessuno dal Comune di Acerra o dal Parlamento si sia posto il problema di capire per quale motivo non si sia attivato il giudizio civile per il risarcimento del danno, come già richiesto all’Avvocatura Distrettuale dello Stato nel 2018 dal Ministero dell’Ambiente.“Non so chi abbiano votato i Pellini alle amministrative del 2022 – ha dichiarato in aula Andrea Piatto, portavoce di Coalizione Civica – ma so per chi non hanno votato. Non hanno votato per Andrea Piatto Sindaco. E’ imbarazzante che l’attuale Amministrazione comunale, a due anni dalle elezioni, non sia andata una sola volta a Roma per capire a che punto sia il procedimento”.“Per avere il nostro voto positivo all’ordine del giorno proposto – ha continuato in aula Piatto – abbiamo bisogno di garanzie sugli avvocati che verranno scelti dal Comune di Acerra, tenuto conto che nei collegi difensivi degli imprenditori ci sono avvocati scelti proprio dall’Amministrazione comunale in diversi procedimenti. Garanzia che non è arrivata”.“Comprendo che la nostra azione politica che coinvolge tutti i parlamentari del collegio e tutte le forze politiche, senza distinguo, abbia urtato un po’ tutti – ha concluso Piatto – sia la maggioranza parlamentare sia l’opposizione: le reazioni scomposte di queste ore lo dimostrano. Tuttavia, li abbiamo svegliati dal sonno della ragione che, come tutti sanno, genera mostri. Attendiamo dal Ministero le carte richieste e non escludiamo una class action».