Almaviva, l’assemblea di Napoli: “Sciopero e manifestazione il 27, a Roma”

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Le agitazioni di questa primavera nella sede di via Brin
Le agitazioni di questa primavera nella sede di via Brin

Domani i Cobas terranno la riunione dei lavoratori di Roma.

Sciopero per tutta la giornata del 27 con manifestazione a Roma, al ministero dello Sviluppo Economico, dove nello stesso giorno si terrà il confronto sindacale su licenziamenti e chiusure. E’ quanto deciso ieri dall’assemblea dei lavoratori della sede di Napoli del call center Almaviva, che rischia di chiudere tra due mesi (845 addetti da licenziare). Stesso rischio per la sede di Roma di Almaviva (1666 esuberi). La procedura di mobilità scadrà il 18 dicembre. “Dalle assemblee – fa sapere Francesco De Rienzo, rsu della Slc Cgil – i lavoratori chiedono al governo un intervento urgentissimo mirato a revocare i licenziamenti e a garantire una progettualità d’investimento che metta in sicurezza, stabilmente, il perimetro occupazionale della sede di Napoli. E chiediamo che lo sciopero coinvolga il settore”. “Le richieste: sciopero, manifestazione e coinvolgimento del settore”, conferma Massimo Tagliatela (Uilcom). “I lavoratori – aggiunge Valerio Cincimino, rsu Fistel Cisl – vogliono fare una manifestazione forte: faremo sentire la nostra voce”. “Abbiamo condiviso – conclude Massimo Siragusa, rsu Uilcom – un percorso all’insegna della compattezza contro i licenziamenti”. “E’ il giusto passo di un iter sindacale necessario”, commenta Salvatore Topo, segretario generale della Fistel Cisl Campania. Domani sarà la volta dei Cobas, che terranno le assemblee nella sede di Roma. Intanto lunedi il ministro allo Sviluppo, Carlo Calenda, ha tenuto un incontro con i committenti dei call center per migliorare la situazione occupazionale nel settore . “Siamo rimasti delusi dal risultato dell’incontro – riferisce Osvaldo Barba, segretario della Slc Cgil di Napoli – dovrà scendere in campo Renzi se si vuole salvare il futuro dei lavoratori Almaviva”.