Volla. Gli imprenditori licenziano, i lavoratori scioperano

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Sabato e domenica mattina chiuso il supermercato Conad nel Centro Commerciale “Le Ginestre”. 59 famiglie rischiano il posto di lavoro. Dietro le ombre della crisi economica, nascoste tante dinamiche. La presunzione della politica ai danni del lavoratore.

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Due righe fondamentali che bene interpretate dovrebbero tutelare il popolo italiano. I nostri padri che hanno lottato per i diritti del lavoratore ed hanno versato il loro sangue, non ce lo perdoneranno mai. Come non ce lo perdoneranno i nostri figli e nipoti, quando sapranno che siamo rimasti impassibili, fermi a subire il potere dei forti.

Ieri, il presidente del consiglio Matteo Renzi ha tweettato: “Centomila posti di lavoro in più, in un mese. Bene. Ma siamo solo all’inizio. Riporteremo l’Italia a crescere”. Certo delle sue manovre politiche, Renzi, cercando di convincere tutti che il problema del lavoro in Italia fosse l’articolo 18, mette mano alle riforme, e dà, con il Job-Act, il colpo finale al lavoratore già sfiancato e percosso dalla riforma Fornero. Questa nuova riforma sul lavoro avrebbe dovuto incentivare le aziende ad assumere, poichè libere da vincoli con il lavoratore, mentre invece queste ultime la utilizzano come solido salvagente, per ricorrere ai ripari. Ed il lavoratore viene illuso. Ecco, l’articolo 1 della costituzione italiana invalidato completamente.

Sabato e domenica a Volla, il supermercato Conad, ex Auchan Volla, ubicato all’interno del Centro Commerciale “Le Ginestre” è restato chiuso per sciopero a causa della protesta dei 56 lavoratori contro il dimezzamento degli organici, dichiarato dall’azienda che gestisce l’impianto. I lavoratori lamentano che a seguito del passaggio di fitto di ramo d’azienda, Auchan si sia sottratta dalle sue responsabilità, avendo l’azienda in questione dichiarato che avrebbe assicurato il suo supporto ad eventuale reinserimento in caso di difficoltà della ditta appaltante, “PAC2000a”. Invece, la grande Multinazionale continua ad essere assente agli incontri organizzati con le parti sociali per affrontare la problematica, lasciando così 56 famiglie al loro triste e preannunciato amaro destino.

I lavoratori lamentano che gli impedimenti riscontrati non sono dovuti solo alla crisi economica generale, ma anche e soprattutto alla mancanza di investimenti e di piani commerciali degni di tale nome, da parte dell’azienda PAC2000a. Mercoledì 28 gennaio i sindacati ed i rappresentanti dei lavoratori si sono incontrati con i responsabili di “Pac2000a” e Conad SuperStore Le Ginestre, attuale gestore dell’organico e della superficie, per chiarire la posizione sulla scadenza (prossimo 7 marzo) degli attuali ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà. Dall’incontro la notizia del dimezzamento dell’organico. Dopo lo sciopero, sembra che i lavoratori siano stati convocati a breve per un incontro per discutere le eventuali decisioni.

Il potente segnale di questi infelici lavoratori non poteva non giungere e sensibilizzare chi è sempre pronto in queste battaglie, dimostrando di combattere la crisi economica e tutti i suoi effetti con i fatti. Infatti, nella serata di domenica 1 febbraio, il vice Presidente della Camera dei Deputati, Luigi di Maio (foto), è intervenuto al sit in portando un sensibile segno di vicinanza e di sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie. Si è interfacciato con i rappresentanti sindacali, e ha annunciato che manderà una comunicazione all’assessore al lavoro e alla formazione della Regione Campania, Severino Nappi, chiedendo l’immediata apertura di un tavolo di lavoro per far fronte alla problematica.

Leggeri luccichii dagli occhi dei segnati lavoratori, che hanno gridato con tutte le loro forze in questi giorni coincidenti con il gran freddo della merla. “È per questa ragione che nel Movimento 5 Stelle abbiamo deciso di tagliarci gli stipendi. Invece di attendere interventi provvidenziali da chissà quale palazzo di Governo – ha dichiarato di Maio – Noi parlamentari del Movimento con i soldi dei nostri stipendi creiamo dei micro-finanziamenti per far ripartire imprese in crisi e salvare quindi il posto a chi lavora”.

I lavoratori dell’ex Auchan sanno che non è il momento di scoraggiarsi, visto che partirà un altro sciopero martedi 3 febbraio, fino all’8. Antonio Ardini, direttore generale del Superstore Ginestre S.R.L ha così dichiarato: “Comprendo lo stato d’animo dei lavoratori non condividendo la loro forma di protesta. L’attuale situazione di difficoltà si palesa con più evidenza allorquando la nostra azienda decide di condurre in locazione l’ex Iper Auchan trasformato in supermercato – conclude – le attese circa il budget di vendite previste sono state totalmente sovrastimate, ciò ha prodotto l’inevitabile effetto di un esubero di forza lavoro. Si è fatto per questo ricorso al contratto di solidarietà che scade il prossimo marzo. L’azienda tiene a ribadire che nonostante l’attuale squilibrio economico è riuscita a pagare, con grandi sforzi, le spettanze dei lavoratori con puntualità”.

A fronte di questa incresciosa situazione, gli abitanti della zona si chiedono perchè Auchan abbia aperto un altro ipermercato a via Argine, a soli 5 kilometri di distanza da quello di Volla. Forse la risposta è nei finanziamenti pubblici ricevuti dal colosso degli alimentari a Via Argine e lo sconto sulle tasse considerato che la zona dove è sorto il nuovo supermercato è detta “Zona Franca”. Ancora una volta a danno dei cittadini e dei lavoratori.