Tintarella di luna per i musei italiani, arriva “Una notte al museo”

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    Dal 27 luglio fino alla fine del 2013, ogni ultimo sabato del mese apertura serale per 38 musei e siti archeologici d’Italia. Un’occasione per ammirare le nostre opere d’arte sotto un’altra luce, quella della stelle.

    Si chiama “Una notte al museo” l’iniziativa lanciata dal MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) per chiudere il 2013 all’insegna delle bellezze nostrane. A partire dal 27 luglio prossimo, ogni ultimo sabato del mese, fino a fine anno, sarà infatti possibile ammirare, dalle 20:00 alle 24:00, i capolavori di ben 38 istituzioni, tra musei e aree archeologiche, sparse su tutto il territorio nazionale. Aperture serali che permetteranno di apprezzare, al chiaro di luna, i tesori più belli d’Italia.

    Sul sito www.beniculturali.it è disponibile l’elenco dei siti culturali partecipanti; tra questi sono addirittura sette quelli della Campania che ha dimostrato di essere tra le regioni più interessate all’iniziativa subito dopo il Lazio, il quale, con gli otto monumenti di Roma che hanno aderito al progetto, si è posizionato al primo posto della classifica delle regioni coinvolte. Insoliti sabato sera attendono dunque coloro che sceglieranno, l’ultimo weekend di ogni mese, di visitare in una inconsueta atmosfera notturna, il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, la Reggia di Caserta, le aree archeologiche di Pompei ed Ercolano, il Museo Nazionale di Capodimonte, il Museo Archeologico e il Palazzo Reale di Napoli.

    “ Una notte al museo” dimostra la volontà e l’impegno dei musei e dei siti archeologici italiani di conquistare un pubblico, quello nostrano, sempre meno interessato alla cultura e alla memoria. L’iniziativa rientra infatti tra i diversi, accattivanti eventi che il MiBAC ha in programma di organizzare e patrocinare per coinvolgere un numero sempre maggiore di visitatori italiani. Attraverso varie attività esperienziali, come le visite notturne, gli addetti ai lavori stanno cercando di trasformare la vista “obbligatoria” ai monumenti, quella da fare “almeno una volta nella vita”, in più appuntamenti con i nostri Beni Culturali.

    Il progetto “Una notte al museo” è difatti rivolto soprattutto a chi ha visitato solo di rado i musei e i siti archeologici più vicini a casa. Ammirarli sotto le stelle è, per loro, un’occasione unica ed irripetibile per godersi ancora una volta, ma in maniera tutta nuova, l’immenso spettacolo che la storia ci ha tramandato. L’idea è quella di sviluppare, anche in Italia, la buona abitudine di visitare frequentemente i musei e le aree archeologiche. Secondo la ricerca svolta lo scorso anno dal centro studi “Gianfranco Imperatori” dell’Associazione Civita, sono 28 milioni, infatti, gli italiani che “disertano” i musei. Per venire incontro al problema il Ministero sta dunque escogitando sempre nuove soluzioni e le visite notturne sono tra queste.

    L’intento del progetto, ha spiegato il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Massimo Bray, è proprio quello di avvicinare i nostri musei agli standard europei e far capire l’importanza che questi luoghi hanno “quali riferimenti essenziali per la promozione dei territori” e come “significativi veicoli di sviluppo economico”. Già, perché se non fosse ancora chiaro, l’Italia vanta un patrimonio culturale da record che seriamente, dati alla mano, potrebbe fare del turismo la risorsa principale del nostro Paese. Per farcelo capire “Una notte al museo” invita noi italiani a scoprire le bellezze del nostro Paese al chiaro di luna. La notte, come si suol dire, porta consiglio.
    (Fonte foto: Rete Internet)

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