Somma Vesuviana, Si indaga sulla morte del 37enne ucciso a Scisciano

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Gli inquirenti seguono la pista della droga. Giovanni Guardiglio potrebbe essere stato ucciso per delle smanie espanionistiche nel territorio di Nola.

Il silenzio è sceso sul Parco Fiordaliso di Somma Vesuviana, in via San Sossio, dove viveva Giovanni Guardiglio, 37enne, sposato e padre di quattro figli, già noto alle forze dell’ordine locale. Ieri sera, giorno di Santo Stefano, il corpo senza vita di Guardiglio è stato ritrovato in via Cupa di Nola a Scisciano, piccolo comune ai confini con Somma Vesuviana. Espletati i consueti riti legali, gli inquirenti, coordinati dal capitano Michele D’Agosto della Compagnia di Castello di Cisterna, in stretta collaborazione con i carabinieri della locale stazione di Somma Vesuviana e di Scisciano, hanno subito battuto la pista della droga,eseguendo decine di perquisizioni in tuta l’area nolana e vesuviana .

Infatti, in queste ultime ore sembra sia stato chiarito il movente dagli investigatori: Guardiglio, che non era appartenente ad alcun clan della zona, potrebbe essere stato ucciso per delle smanie espanionistiche nel territorio di Nola. In sostanza si era messo in proprio e voleva gestire da solo il traffico della droga e altri tipi di attività illecite. I militari stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della vittima, la numero 62 dall’inizio dell’anno.
E’ probabile che i killer provengano dalla file di uno dei clan dominanti nella zona. Due gli assassini, che sarebbero arrivati in via Cupa di Nola a bordo di una motociletta.