Napoli, la volontà di fare rivivere in chiave moderna il pensiero di Giordano Bruno

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Il convegno si terrà al Maschio Angioino venerdì 15 e sabato 16 febbraio nell’antisala dei Baroni in occasione del 413 anniversario della morte del filosofo.

Il legame di Giordano Bruno con la città di Napoli e la volontà di fare rivivere in chiave moderna il pensiero bruniano. Sono i due aspetti che hanno spinto il “Forum permanente delle nuove e antiche culture” a organizzare una due giorni dedicata al grande filosofo nolano in occasione del 413esimo anniversario della sua morte. Giordano Bruno, infatti, venne messo al rogo il 17 febbraio del 1600.

Venerdì 15 e sabato 16 febbraio nell’antisala dei Baroni al Maschio Angioino di Napoli sono in programma due giornate di incontri che vedranno uniti nel nome del filosofo due ricercatori italiani (Guido del Giudice e Clementina Gily), uno studioso rosacrociano (Salvatore Forte), un regista (Francesco Afro de Falco) che per l’occasione presenterà il corto “Eroico furore” sugli ultimi momenti di vita di Giordano Bruno, il consigliere comunale Francesco Vernetti, la studiosa di storia dei simboli Laura Miriello. Nella due giorni sarà inoltre presentato un raro manoscritto sulle possibili radici napoletane della Rosacroce d’oro.
La prima giornata, venerdì 15 febbraio, ha come titolo “I sigilli di Giordano Bruno: segni e simboli fra uomo e universo”.

Da sottolineare in questa sezione di lavori l’intervento di Clementina Gily (previsto alle 16.45): il professore associato di Educazione all’immagine nell’università di Napoli Federico II parlerà di “Giordano nella chiave e nelle ombre). A seguire Salvatore Forte (ore 18), studioso di esoterismo-scuola internazionale dei Rosacroce d’oro dibatterà su “I sigilli, l’arte della memoria, l’ermetismo in Giordano Bruno: riproposizione in chiave moderna di un pensiero antico”.

Sabato 16, nella giornata intitolata “Il Bruno napoletano: le origini dimenticate del suo pensiero” tra gli altri momenti da sottolineare l’intervento di Guido del Giudice (17.30) su “Il Bruno napoletano” e quello di Francesco Afro de Falco (18.30) “La napoletanità ritrovata di Giordano Bruno attraverso le immagini” con la proiezione del corto “Eroico furore” a cui seguirà l’intervento dello stesso Afro de Falco e di Salvatore Forte “Visioni ermetiche: Giordano Bruno il precursore. Da Giordano Bruno ai Rosacroce… e se i primi Rosacroce fossero napoletani?” con la presentazione di un documento sulle possibili radici napoletane della Rosacroce d’Oro.

IL PROGRAMMA COMPLETO
VENERDI’ 15 FEBBRAIO
Ore 16.30: apertura del Convegno – Laura Miriello: presentazione del "Forum delle Antiche e nuove culture"
Francesco Vernetti: saluto delle autorità
Ore 17.00: Clementina Gily: " Giordano nella chiave e nelle ombre"
Ore 18.00: Guido del Giudice "Il Bruno orientale"
Ore 18.30: Salvatore Forte " I sigilli, l’arte della memoria, l’Ermetismo in Giordano Bruno : riproposizione in chiave moderna di un pensiero antico".

SABATO 16 FEBBRAIO
Ore 16.30: apertura del Convegno – Laura Miriello: " Il Forum delle Antiche e nuove culture e la riscoperta dei nostri valori "
Ore 17.00: Clementina Gily " L’infanzia campana: Laudomia e Giulia negli Heroici Furori.
Ore 17.30: Guido del Giudice "Il Bruno napoletano".
Ore 18.30: Francesco Afro de Falco: " La napoletanità ritrovata di Giordano Bruno attraverso le immagini": proiezione del corto "Eroicio furore" .
Ore 19.00: Salvatore Forte e Francesco Afro de Falco " Visioni ermetiche: Giordano Bruno il precursore. Da Giordano Bruno ai Rosacroce…e se i primi Rosacroce fossero napoletani? Presentazione di un documento sulle possibili radici napoletane della Rosacroce d’Oro". Chiusura: Francesco Vernetti – la città ideale.
Per ulteriori informazioni
Aniello Sammarco
333.4775582