Nel weekend appuntamento con le bellezze del Paese, promosse in provincia Pollena, Torre del Greco, Massa Lubrense.
Sono ormai ventidue anni che il Fondo Ambiente Italiano all’inizio della primavera dà appuntamento a tutti gli italiani per la più grande festa di piazza dedicata all’ambiente ed alla cultura.
Una manifestazione conosciuta, amata e seguita da milioni di persone. 700 siti abitualmente chiusi e inacessibili (e a volte segreti e sconosciuti) si aprono e diventano dunque tutti: sabato 22 e 23 marzo, dunque, appuntamento con le 22esime Giornate di Primavera FAI. Palazzi e castelli, parchi e giardini, chiese e convegni, teatri e biblioteche, aree archeologiche e naturalistiche: tutte le Regioni sono coinvolte, tutti hanno qualcosa da offrire, da mostrare, da esibire con fierezza. A Napoli per le Giornate FAI di Primavera 2014 sarà aperto l’Appartamento Storico di Palazzo Ischitella che è ubicato in via Riviera di Chiaia n.270, questo fu uno dei primi palazzi che sorse alla riviera di Chiaia.
Si potrà visitare inoltre il Complesso Monumentale di Carminiello ai Mannesi, nei pressi di via Duomo, che fu scoperto nel 1943 a causa della rimozione delle macerie della Chiesa di San Carminiello ai Mannesi che venne bombardata. Ancora, la Stazione Zoologica Dohrn all’interno della Villa Comunale e Villa Lucia a Vicoletto Cimarosa 9, oltre che villa Rosebery a Posillipo. Particolare attenzione per le province, in particolare, di Pollena Trocchia, Massa Lubrense e Torre del Greco: oltre al percorso naturalistico alla volta della Baia di Ieranto, resteranno aperti per l’intero weekend a Pollena Trocchia il Palazzo Santa Caterina, Villa Cappelli, in contemporanea alla passeggiata naturalistica sul Monte Somma a cura dell’Associazione Liberi Pensieri e della Pro Loco Pollena Trocchia, alla volta dei conetti Vulcanici in località Carcavone.
A Torre del Greco, invece, al pubblico si aprirà Villa delle Ginestre, la dimora rustica che vide ospite Giacomo Leopardi. La due giorni sarà dedicata ad Augusto nel secondo millenario della sua morte. Una dedica all’uomo che ha segnato una pausa nella vorticosa espansione dell’Impero Romano, pausa che gli ha consentito di ristrutturarlo e di farlo rinascere. E Roma è diventata una grande capitale, posta al centro del cuore dell’Impero. In fondo la storia non sempre si ripete, ma da essa possiamo sempre trarre ispirazione per la rinascita del Paese.
(Fonte foto: Rete Internet)