Discariche, appello ai parlamentari della Campania: “No alle iniziative eccezionali annunciate da Clini”

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La Rete dei Comitati vesuviani ribadisce che si opporrà in ogni modo a “leggi emergenziali” accompagnate dalle discariche. “Abbiamo già sentito e subito questa minaccia per 19 lunghi anni: ora basta”.

La Rete dei Comitati Vesuviani-Zero Waste Italy dicono di aver assistito a un rimbalzo pericoloso di responsabilità tra le istituzioni per l’attuale stato dell’emergenza rifiuti in Campania e nel Lazio.
L’allarme degli attivisti segue la visita della delegazione della Commissione europea del 30 e 31 novembre scorso. “In Campania lo scaricabarile tra Regione, Provincia e Comuni inadempienti riguarda il macigno dell’infrazione UE che, di fatto, congelando i fondi, potrebbe aprire, a breve, la strada alla Corte di Giustizia per comminare il macigno della multa di oltre 5mila euro giornalieri in danno alla Campania per il mancato Piano del ciclo dei rifiuti urbani – spiega il portavoce Franco Matrone -analogamente sul Lazio, la Commissione Ambiente UE minaccia la procedura d’infrazione, viste le incapacità dei rispettivi livelli di governo a garantire una politica dei rifiuti efficace e un’impiantistica adeguata”.

I membri della Rete dei Comitati sottolineano, dunque, come nel Lazio stia accadendo la stessa cosa avvenuta in Campania con l’imposizione delle “discariche militarizzate”: c’è la forsennata ricerca della solita discarica per la prossima chiusura della “vergogna” di Malagrotta, che garantisca alle amministrazioni basso costo d’esercizio ma ai cittadini laziali esposti, gravi danni alla salute e all’ambiente”. E il timore è che la stessa linea venga nuovamente usata anche in Campania, poiché il progetto del piano rifiuti sostenibile, che prevede riciclo riuso e compostaggio, è ancora fermo al palo. Nessun impianto è stato costruito.

Di qui l’appello a Regione e Provincia per chiedere che ci si rimetta al lavoro per realizzare il piano rifiuti concordato con i cittadini ed evitare altre “discariche di Stato”. “Nessuno ha fatto ancora i conti con l’Europa e le sue normative: in Campania per un Piano regionale rabberciato e fuori dalle leggi nazionali ed europee, nel Lazio perché s’insiste, contro ogni logica, a sostenere l’idea della discarica di Monti dell’Ortaccio confinante con Malagrotta, bocciata duramente e senza appello dalla Commissione UE” dicono gli attivisti. Ma a fare ancora più paura è stato l’intervento del ministro dell’ambiente, Clini, annunciando che stante l’attuale situazione di stallo il “Governo centrale si fa carico di iniziative eccezionali”.