BERLINO CAPITALE DEL CINEMA DAL 9 AL 19 FEBBRAIO

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A pochi giorni dall”inizio del Festival Internazionale del Cinema, l”elenco di iniziative e di film conferma il fascino della Berlinale, capace di portare sotto i riflettori sia le grandi stelle sia proposte cinematografiche più nuove e sperimentali.

Dal 9 al 19 febbraio si terrà a Berlino l’edizione 2012 del Festival Internazionale del Cinema, attivo dal 1951. Tanti i cult degli ultimi anni premiati con l’Orso d’oro, da Magnolia (2000) a La sottile linea rossa (1999), in un palmares che conta i nomi di grandi come Bergman, Godard, Fassbinder, Pasolini, Forman, Polanski.

Negli ultimi anni, pur rimanendo uno dei più prestigiosi festival europei, la Berlinale sembra essersi dedicata alla scoperta di filmografie nuove o non troppo conosciute sui mercati occidentali, premiando opere di registi brasiliani, iraniani, turchi, bosniaci. L’interesse verso opere e registi meno celebri non ha comunque intaccato il fascino del Festival, che rimane non solo uno dei premi più ambiti ma anche uno dei palcoscenici più importanti per lanciare e promuovere film d’importanza mondiale. E anche la 62esima edizione si presenta con ottimi propositi. Per l’Italia sarà in concorso l’ultimo film dei fratelli Taviani, Cesare deve morire.

L’opera è un interessante docufiction che segue le vicende di alcuni detenuti nel carcere di Rebibbia coinvolti nella messinscena di opere di Shakespeare. Il film uscirà nelle sale italiane il 2 marzo 2012. Un altro nome di richiamo in concorso è quello di Billy Bob Thornton con Jayne Masfield’s car, una faida tra famiglie nell’America degli anni Sessanta. Tanta Europa nelle altre opere in gara e, soprattutto, molti registi giovani o con poca esperienza alle spalle, a conferma ancora una volta di come la Berlinale sia diventata nel tempo (per scelta o per esigenze) meno mainstream nelle proposte ufficiali.

Tra i titoli da seguire con interesse si può segnalare il quinto film dell’ungherese Benedek Fliegauf (Just the wind), tra i registi più esperti in gara e già ampiamente conosciuto nel circuito dei festival internazionali più di nicchia (premiato a Locarno, Mar della Plata, Cottbus), ma che sembra aver perso una parte del credito riservatogli dopo la doppietta d’esordio Forest (2003) e Dealer (2004); il regista e sceneggiatore tedesco Hans Christian Schmid propone Was Bleibt, mentre tra i nomi meno famosi possiamo citare quelli del portoghese Miguel Gomes e del greco Spiros Stathoulopoulos. Molto interessanti anche le proposte fuori concorso. Spiccano, in particolare, le presentazioni degli ultimi film di Zhang Yimou (The flowers of war) e Stephen Daldry (Extremely loud and incredibly close, tratto dall’omonimo best seller di Jonathan Safran Foer).

E c’è curiosità per l’esordio alla regia di Angelina Jolie, con Nella terra del sangue e del miele; il film della superstar americana – sulla storia d’amore tra un serbo e una bosniaca ai tempi della guerra jugoslava – è già al centro delle polemiche a causa delle accuse di plagio da parte dello scrittore croato Knezevic. Come sempre, tante sono le iniziative che accompagnano le opere in gara e i titoli fuori concorso. “Perspektive Deutsches Kino” si propone di mettere in evidenza i film tedeschi di nuova generazione; “Generation” è un’iniziativa dedicata ai bambini e agli adolescenti, con film e tematiche relative al loro mondo, mentre “Panorama” getta un po’ di luce sul cinema indipendente. “Forum” si presenta come la sezione più avanguardista: film e documentari sperimentali, che mescolano il cinema con altre forme di espressione.

“Retrospective” riporta sotto i riflettori film e registi che hanno fatto la storia del cinema; quest’anno l’obiettivo è ripercorrere la storia di una leggendaria casa di produzione russo-tedesca, la Mezhrabpom-Rus, attiva dal 1922 al 1936 – con oltre 600 pellicole, 40 delle quali verranno proiettate a Berlino – prima dell’interruzione causata dai regimi di Hitler e Stalin. La sezione “Homage” verrà dedicata a Maryl Streep, con la consegna dell’Orso d’oro alla carriera. Il pubblico avrà l’occasione di rivedere sei film storici dell’attrice americana – da Kramer contro Kramer del 1979 a Radio America del 2006 – e di assistere alla proiezione dell’ultimo, attesissimo The Iron Lady, sulla figura di Margaret Thatcher.

Con la sua offerta ricca in tutti i settori, anche quest’anno la Berlinale si conferma uno dei festival più completi ed interessanti, in grado di attirare il grande pubblico e di incuriosire i più cinefili.
(Fonte foto: Rete Internet)

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