Sette negozi da chiudere in Italia entro l’estate e centinaia di licenziamenti. Il caso Campania: via i negozi di Napoli e Nola. E qui nessuna possibilità di ricollocazione.
Sembra senza fine l’elenco delle brutte notizie dal tremendo fronte dell’economia italiana. La settimana scorsa infatti il gruppo Mediamarket, controllato dalla multinazionale tedesca Metro e specializzato nella vendita di elettrodomestici e materiali elettronici, ha infatti comunicato ai sindacati la chiusura, entro il prossimo luglio, dei due negozi MediaWorld ubicati nel centro commerciale Vulcano Buono, a Nola, e a Napoli, in via Arenaccia. Ammontano a circa 100 i lavoratori da licenziare. Contemporaneamente l’azienda ha comunicato la chiusura di altri 5 negozi nel centronord, dove però si prevede la possibilità di ricollocare altrove il personale, attraverso nuove aperture concretizzabili sfruttando i nuovi regimi contrattuali previsti dal jobs act.
“Mediamarket ci ha comunicato – scrivono i sindacati – che le ricollocazioni non saranno possibili soltanto in Campania: qui non sarà prevista nessuna riapertura per cui, al momento, l’unica prospettiva per i lavoratori è il licenziamento”. Intanto sono scattate le prime proteste. Ieri c’è stata l’assemblea dei dipendenti del negozio di Nola. Lo stato di crisi è stato annunciato a Bologna dal gruppo Mediamarket il 24 aprile scorso. “ C’è la necessità di riorganizzare l’impresa avendo come obiettivo la omnicanalità – la posizione dell’azienda riportata in un comunicato del sindacato di categoria Filcams-Cgil – in questo ambito il negozio dovrà essere reso sostenibile in rapporto al fatturato e agendo su tutti i costi, compreso quello del personale”. Entro giugno saranno chiusi i negozi di Roma 1, Milano 3 e Genova Saturn.
A fine luglio sarà la volta di Settimo Milanese, Brescia 2, Nola-Vulcano Buono e Napoli-via Arenaccia. L’azienda ipotizza tre riaperture di altrettanti punti vendita nell’arco di 12-18 mesi a Milano, a Roma e tra Brescia e Verona. Riaperture che eventualmente potrebbero dare il via alle ricollocazioni di esuberi al nord. “ Meno certe ma comunque possibili – aggiunge Mediamarket – le riaperture nel Sud Italia ”. “ Non in Campania però ”, sottolinea l’azienda. L’area napoletana resta dunque la più penalizzata dai ridimensionamenti. Qui i provvedimenti i tagli occupazionali e salariali risultano sempre strutturali e mai temporanei.