A Saviano la Marcia della Pace

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L’evento si è svolto ieri, domenica 27 gennaio, ed è stato organizzato dalle associazioni cattoliche delle parrocchie del territorio, con il patrocinio del Comune.

Si è svolta domenica 27 gennaio la “marcia della pace”, organizzata dalle associazioni cattoliche delle parrocchie del territorio, con il patrocinio e la partecipazione del Comune di Saviano.

“Dai luce alla pace” l’iniziativa promossa per “non dimenticare” in occasione del “ Giorno della Memoria”, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.

La marcia, che ha visto la partecipazione di adulti e bambini appartenenti alle comunità parrocchiali con i Sacerdoti Don Paolino Franzese e Don Salvatore Feola, il Sindaco Carmine Sommese, il Vice Francesco Iovino, il Presidente del Consiglio Comunale Felice Iovino, l’Assessore Angelo Tufano e altri amministratori, si è snodata per le vie del centro soffermandosi davanti alle Chiese di San Michele in Piazza Vittoria e di Sirico, per un momento di riflessione e commemorazione per le vittime della Shoah. Al termine della marcia, tutta la comunità si è riunita in un momento di preghiera in Villa Comunale dove è stato piantato un alberello di Ulivo simbolo della pace.
(Fonte foto: Ufficio Stampa Comune di Saviano)

Cantieri aperti a Pollena Trocchia

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Da oggi al via le opere per la realizzazione della rotatoria in piazza Amodio.

Sono iniziati oggi i lavori di riqualificazione della zona adiacente piazza Amodio a Pollena Trocchia. Le opere prevedono la rivalutazione dell’area con la realizzazione di una rotatoria che avrà un duplice effetto: da un lato rendere più accogliente il principale ingresso del paese, dall’altro rendere più sicura la viabilità in zona.

“Quello che ci accingiamo a realizzare è uno dei tanti interventi in programma, finanziato coi i fondi provento dei condoni edilizi”, dichiara il sindaco Francesco Pinto. “Trattandosi dell’area immediatamente a ridosso del centro cittadino, abbiamo stabilito due giorni di simulazione del senso rotatorio, in modo da consentire a tecnici e vigili urbani di valutare eventuali accorgimenti da apportare al progetto iniziale, dopodiché avranno inizio i lavori di realizzazione veri e propri”, ha spiegato il primo cittadino. Già oggi è stato eliminato lo spartitraffico di via Dante (l’arteria che dà su piazza Amodio) e nell’arco di due mesi le opere si saranno concluse.

Aperto a Portici il nuovo Centro Servizi Integrati della UIL

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Il “Sindacato dei Cittadini” è di nuovo presente sul territorio porticese al servizio dei cittadini e dei lavoratori.

Il nuovo Centro che si trova in Via Libertà III^ Traversa a Destra 15 aiuta e assiste i Cittadini a curare tutte le pratiche inerenti i più comuni servizi C.A.F. (ISE, 730, RED, bonus sociali ed energetici, esenzioni ticket, ecc.), servizi di Patronato (pensioni di anzianità, sociali, reversibilità, invalidità e accompagnamento, ecc.), attività di assistenza per la tutela del Consumatore (contenziosi gestori energia, gas, acquedotti, cartelle esattoriali, contravvenzioni, ecc).

Inoltre, è anche attivo uno sportello di consulenza legale e previdenziale direttamente in sede. Finalmente il “Sindacato dei Cittadini” è di nuovo presente sul territorio di Portici al servizio dei Cittadini e dei Lavoratori, così ha commentato Anna Sportiello referente della UIL Servizi per il Territorio di Portici. Siamo fieri ed orgogliosi, prosegue, di poter fornire ai Cittadini assistenza e consulenza con professionalità e cortesia, elementi chiave che ci caratterizzano e che caratterizzano il Sindacato UIL dopo decenni di attività al servizio dei Lavoratori. Sicuramente, conclude, il Centro diventerà il nuovo punto di riferimento per le famiglie, i lavoratori e i consumatori Porticesi.
(Fonte foto: Rete Internet)

Fiat, inizia la cassa integrazione e la Fiom lancia l’allarme

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Inizia la settimana di cassa ordinaria nella newco Fabbrica Pomigliano. Rientro per tutti lunedì. Ma per questa data non sono state assegnate mansioni ai 19 operai iscritti alla Fiom.

E’ possibile che la cassa integrazione congiunturale possa fare capolino ancora per mesi nella newco Fabbrica Italia Pomigliano. Lo conferma la Fiat che da Torino rende nota “la persistenza delle difficoltà di mercato”. E oggi inizia l’ennesima settimana di cassa integrazione ordinaria per i 2155 dipendenti della Fip impegnati nelle produzioni Panda.

Altri circa 750 addetti della società Fiat G.B. Vico, impegnati nelle attività di stampaggio delle lamiere e nei collaudi, continueranno a lavorare come da turnazione ordinaria. Il rientro, per tutti, è fissato a lunedi prossimo. Nel frattempo resta l’incognita relativa ai 19 operai iscritti alla Fiom, che il giudice del lavoro ha fatto riassumere nella Fip il 28 novembre. Venerdì scorso hanno terminato un lungo corso di formazione interna. “Ma non ci hanno fatto fare l’addestramento dinamico – la preoccupazione di Stefano Birotti, uno dei 19 metalmeccanici della Cgil – inoltre l’azienda non ci ha comunicato le mansioni da espletare al nostro rientro”.

17 giorni di formazione in fabbrica e sempre tenuti ben lontani dalla catena di montaggio e dai vari luoghi di produzione. Una formazione con molte lezioni di teoria e poche di pratica. “Siamo stati al cosiddetto pilotino – aggiunge Birotti – un banco dove abbiamo provato alcune cose. Poi però ci aspettavamo di andare nella catena di montaggio, dove sono stati tutti i colleghi che hanno fatto formazione prima di iniziare. Invece – denuncia l’operaio e attivista Fiom – venerdì sera ci hanno detto che a quel punto il corso era finito e che ci avrebbero fatto sapere quale mansione ci avrebbero assegnato”. Ora c’è molta preoccupazione tra i lavoratori iscritti al sindacato diretto da Maurizio Landini, che temono un’improvvisa emarginazione o, peggio, l’estromissione dalla fabbrica, visto che la Fiat non ha ritirato la procedura di licenziamento per 19 operai della newco.

Procedura che scadrà a maggio. Un altro timore avanzato dalle tute blu della Cgil è che il Lingotto possa costituire una nuova società trasferendovi tutti i lavoratori di Pomigliano attualmente in attività e i 1390 cassintegrati dell’impianto. Tutti tranne loro e gli altri 126 colleghi iscritti alla Fiom che, sempre secondo l’ordine dei giudici, dovranno fare ritorno al lavoro entro la metà di aprile.

Napoli: La voce della gente comune. Prima parte di una riflessione libera

Ecco quali sono le priorità degli internauti che fanno i conti con la crisi. Bilanci e proposte in vista dei prossimi tempi dove i decisori dovranno migliorare la nostra realtà. Almeno così si spera.

Ci siamo. La battaglia elettorale è cominciata già da un po’: “Noi vi diamo questo” “Noi vi diamo quest’altro”, ognuno dei pretendenti al trono decanta strofe di canzoni già sentite migliaia di volte, tormentoni che la gente quasi non ascolta più.

Gli italiani hanno smesso di rispettare la politica, e la politica capricciosa, egoista, affarista e deludente non sta rispettando più gli italiani da un bel po’ di tempo. La gente vive un senso di sfiducia che va considerato come un vero dramma storico, è come un tribale rito di sopravvivenza in cui gli uomini mangiano gli uomini soltanto per ingoiare monete d’euro, a tal punto che lo stomaco diventa imbottito di metallo, insensibile al gusto, alla golosità della condivisione, insensibile alle pietanze della democrazia, del benessere e alle prelibatezze create dalla serenità.

"Molti dei mali del Sud dipendono da una classe politica e da una classe dirigente inadeguate, ma le responsabilità maggiori sono della politica nazionale che non ha mai fatto dello sviluppo del Sud una vera priorità. Anche la criminalità organizzata non è la causa, come mi sforzo di dimostrare da decenni, ma l’effetto di politiche affaristiche e clientelari che non usano i fondi pubblici, comunque disponibili, per lo sviluppo dell’impresa e dell’occupazione nel Mezzogiorno, ma solo per consolidare le proprie rendite personali e di posizione. Nel marciume solo i vermi crescono e si moltiplicano: e questo è quello che avviene a Napoli e nel Mezzogiorno".

Inizia così l’analisi di questa settimana, tanto per non dimenticare che un paio d’anni fa il Sociologo Amato Lamberti sul Corriere del Mezzogiorno, chiarì questo concetto, impietosamente attuale, che ci ricorda le priorità politiche che il prossimo governo dovrà attuare nel nostro territorio. La gente comune intanto vomita aria, impossibilitata a saziarsi con nuove opportunità. Probabilmente si sta davvero sottovalutando il fatto che, percorrendo questa strada, i ragazzi smetteranno del tutto di credere nella Costituzione, brillante stella cometa che illumina sogni difficilmente concretizzabili. Il processo di riqualificazione della nostra nazione deve ripartire con il tentativo di ristabilire un nuovo rapporto di fiducia tra chi governa e chi è governato.

C’è bisogno di gente nuova e credibile, c’è bisogno di chi investe nel nostro benessere quotidiano prima di pensare alle banche europee. Qualche tempo fa, Roberto Benigni disse: “Amate la politica, perché la politica è la costruzione della nostra vita. La Costituzione è stata scritta da uomini che parlavano di politica dalla mattina alla sera. Disprezzare la politica è come disprezzare se stessi. Ci sono politici tremendi, ma se un padre schiaffeggia un bambino dalla mattina alla sera, è quel padre ad essere tremendo. Non tutti i padri sono così”. Bellissime parole condivisibili, che trovano però la rabbia della gente comune, rabbia armata di una mannaia enorme pronta a decapitare proposte e demagogie elettorali.

La rabbia di chi ha fatto finta di non accorgersi che l’ultimo Presidente del Consiglio è diventato tale senza essere eletto dal popolo, un’imposizione decisa altrove, che pare un vero e proprio colpo di stato, celato con arabesche e fascinose decorazioni ricamate da leggi contraddittorie e da una nomina a senatore, veloce e ambigua, che ironicamente ricorda un antico Caligola e il suo nobile cavallo. Abbiamo ammirato silenziosi e impotenti questo arazzo che mostrava eroi salvifici, autoeletti senza il consenso degli italiani, in nome di una crisi dove tutti noi siamo stati invitati a versare sangue piuttosto che partecipazione. La speranza e l’impegno non devono terminare, né possono terminare, poiché a prescindere dalle false promesse, il futuro verrà comunque ad aprire le imposte delle finestre del nostro domani. Tanto vale crederci, tanto vale impegnarsi a crescere, tanto vale ristabilire un ordine, prima di tutto culturale, che intenda derattizzare i branchi del comando dai topi infettati dal malaffare.

Questa regione la miseria purtroppo la conosce già, con i deficit economici ci convive da prima che i telegiornali usassero quotidianamente il termine “crisi”. Una particolarità forse va evidenziata: Napoli combatte ancora per crescere. Un giovane tentativo di mutamento dell’identità collettiva che sicuramente non è poco. Quali sono dunque, le priorità da mettere in campo nel prossimo futuro per rendere questa città migliore? Attraverso un sondaggio spontaneo, reso possibile usufruendo della comunicazione on-line, questa rubrica ha chiesto alla gente comune: per questo nuovo anno qual è, secondo Voi, la cosa più importante da realizzare per il benessere della collettività nel nostro territorio? Hanno risposto in tanti, gente giovane, gente che non si arrende, ed è forse doveroso pubblicare non solo le proposte dei politici, ma anche quelle delle persone che usano i blog, i social network, per denunciare sempre più spesso le necessità fin troppo inascoltate.

C’è Rosalia che ha risposto: “C’è bisogno di meno falso perbenismo, più lavoro e soprattutto più meritocrazia”. A rispondere c’è anche Giuseppe Porzio, amico di questa rubrica e autore di “Kallipolis”, libro utilissimo per aprire le menti di molti abitanti dell’hinterland napoletano. Le sue priorità da mettere in campo sono “Maggiore indignazione da parte nostra da esprimere con decisione ai seggi elettorali. Bocciamo senza appello chi ancora osa, dopo troppi anni, riproporre il suo volto. Se ne abbiamo l’opportunità, urliamo in faccia a costoro la nostra indignazione. ‘Ovunque hai militato, di qualunque colore sia stata la tua bandiera, hai fallito’. Guardiamo poi negli occhi chi vorremmo ci rappresenti, carpiamone buon senso ed onestà coniugate con capacità di amministrare e/o di farsi portavoce delle istanze di tutti. Cominciamo da questo: dal gridare ‘vergogna’ a chi ancora osa infinocchiarci. E pretendiamo lealtà. Ce lo meritiamo”.

Poi c’è Giovanni “Una cosa di cui sono fermamente convinto è che la personalità degli esseri umani si forma nei primi anni di vita. E’ nelle scuole elementari (a partire dalla primina se non dall’asilo) che bisognerebbe intervenire in maniera massiccia, cercando di ‘contrastare’ l’ignoranza e la superficialità di troppe famiglie delle nostre zone. L’argomento è complesso e bisogna partire dall’educazione al rispetto per se stessi e quindi per il prossimo delle nuove generazioni, e incidendo proprio nella fase più critica per lo sviluppo dell’individuo”. Mauro esprime due priorità “lavoro e bonifica del territorio. La soluzione ideale sarebbe: creare lavoro per bonificare il territorio dai rifiuti tossici”. C’è poi chi ha scritto una lettera toccante, c’è chi invita all’entusiasmo, c’è chi ritiene inevitabile la lotta alla malavita, c’è chi propone come investire il denaro e altro, ma tutte queste restanti voci le ascolteremo la settimana prossima.

OSSERVATORIO SOCIALE

Sant’Anastasia. La Biblioteca comunale inaccessibile ai diversamente abili

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Rampa d’accesso ai locali sporca, porte non facilmente apribili, asfalto all’ingresso del cancello pieno di buche e dislivelli: le difficoltà della biblioteca “G. Siani” per chi è in carrozzina. Fotogallery

«I servizi della biblioteca pubblica sono forniti sulla base dell’uguaglianza di accesso per tutti, senza distinzione di età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale. Servizi e materiali specifici devono essere forniti a quegli utenti che, per qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari, per esempio le minoranze linguistiche, le persone disabili, ricoverate in ospedale, detenute nelle carceri».

Questo è un brano tratto dal Manifesto IFLA/UNESCO sulle biblioteche pubbliche del 1994. Il testo, divenuto il principale principio ispiratore delle azioni e dell’identità delle biblioteche di pubblica lettura in Italia e nel resto del mondo, sinteticamente esprime una sorta di decalogo della biblioteca, identificando compiti e funzioni, competenze e ambiti di intervento. Una biblioteca, dunque, è il centro informativo che rende disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza, informazione ed anche di aggregazione sociale, e deve essere accessibile a chiunque, anche a coloro che hanno difficoltà specifiche e riconosciute.

Eppure quello di cui siamo stati testimoni lo scorso venerdì 25 gennaio, presso la Biblioteca "G. Siani" di Madonna dell’Arco sembra andare in netta contrapposizione con ciò che si legge nel citato Manifesto. Presenti per dovere di cronaca ad un dibattito organizzato dal Circolo Rifondazione Comunista "Nello Laurenti", abbiamo assistito da vicino alle difficoltà riscontrate per entrare nella struttura, in carrozzina, da uno dei relatori del convegno, Gianluca Di Matola, redattore de ilmediano.it e responsabile della rubrica Mo’ basta. Scrivici tutto. Lo scivolo di accesso alla Biblioteca è sporco, con cumuli di aghi di pino che rendono difficoltoso e pericoloso il passaggio della carrozzina in autonomia, come testimonia la galleria fotografica in allegato. Le porte per accedere alla sala congressi sono difficili da aprire a meno che non lo si faccia con energia e determinazione.

«A Sant’Anastasia possibilità aggregative per i disabili al di là delle strutture socio assistenziali come il Centro Liguori, sono praticamente una chimera mentre l’unica struttura che potrebbe sopperire a questa grave mancanza potrebbe essere la biblioteca che pur essendo attrezzata a causa della cattiva gestione comunale viene anch’essa sottratta alla disponibilità dei portatori di handicap – ci ha dichiarato Gianluca Di Matola – Ho provato un grande senso di mortificazione vedendomi sottratto anche quel minimo di autonomia che avrei potuto sfruttare per intrattenermi in quei luoghi con i miei concittadini. Anche l’asfalto all’ingresso del cancello è impraticabile per chi è in carrozzina o con difficoltà di deambulazione in quanto si è in gran parte sollevato, ed è pieno di buche e dislivelli. Una volta entrato nei locali ho tentato di aprire le porte senza successo e sono tornato indietro perché credevo che fossero chiuse a chiave, invece bastava prenderle a calci».

Il giovane Di Matola che si occupa di disabilità e politiche sociali per il PRC locale ha aggiunto: «Va detto, poi, che in Biblioteca sarebbe sufficiente una semplice pulizia mattutina, quindi senza spreco di somme o di chissà quali risorse ma invece, non si fa praticamente nulla. Se pensiamo al fatto che, con delibera n. 339, il sindaco abbia assunto una figura professionale in fretta e furia fatta venire addirittura da fuori paese pagandola per gestire la struttura, a detta sua, nel migliore dei modi, questo risulta proprio scandaloso». Insomma quello di cui una comunità ha bisogno è una biblioteca funzionante, accessibile a tutti, digitalizzata, sempre attiva, comunicativa e piena d’idee, persone e progetti.

Che abbia una sezione con relativa postazione dedicata agli audiolibri per persone con difficoltà visive, come non vedenti, ipovedenti ed anziani, dove sia attiva anche una postazione multimediale costituita da un accesso alla rete internet. Sarà solo utopia?

Nola ricorda Massimiliano Kolbe, l’uomo che sconfisse il lager

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L’appuntamento è per lunedì 28 gennaio presso la sede dell’Istituto Albertini di via Circumvallazione.

L’iniziativa, rivolta in modo particolare ai giovani liceali, intende fermare l’attenzione dei ragazzi su una delle storie più commoventi e su una delle più potenti figure di resistenza agli orrori nazisti: Massimiliano Kolbe, l’uomo che sconfisse il lager, l’uomo che con la sua forza d’animo e la sua incrollabile fede riuscì ad arginare la violenza delle persecuzioni nel campo della morte di Auschwitz, tendendo il braccio al militare che gli somministrò l’iniezione letale dopo quattordici giorni di digiuno e maltrattamenti, quattordici giorni in cui non risparmiò nessuna delle sue forze per alleviare la sofferenza, sia fisica che spirituale, dei suoi compagni di isolamento.

Interventi introduttivi di Antonio Alfieri e del dirigente scolastico, prof.ssa Amelia La Rocca. A seguire la testimonianza di fra’ Marcus Reichenbach, dell’ordine dei Frati Minori Conventuali, che offrirà ai ragazzi una testimonianza della storia e della esperienza umana e spirituale di Kolbe. Al termine l’intervento del professore Giovanni Turco docente di Teoria dei diritti umani per l’Università degli studi di Udine. L’iniziativa è stata organizzata dall’Osservatorio Democratico Articolo 3 – Osservatorio sulla Camorra e l’Illegalità, in collaborazione con l’Istituto Superiore d’Istruzione Superiore – Liceo Albertini.

Nola, Piano Traffico, l’associazione commercianti pianifica ulteriori iniziative di protesta

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L’A.C.C.A.N. riunisce i propri aderenti per pianificare le nuove iniziative di protesta contro il Piano Urbano Traffico del Comune di Nola.

Durante l’assemblea, di venerdì 25 gennaio 2013, l’Associazione, aderente a CONFESERCENTI, ha confermato la precisa volontà di utilizzare ogni mezzo democratico fino all’ottenimento della sospensione del PUT.
“Vogliamo riaffermare – dichiarano i responsabili dell’ACCAN – che il nostro obiettivo è la sospensione del Piano Traffico che, a differenza di quanto dichiarato dal Sindaco Biancardi, è frutto di una procedura svolta in assenza di reale coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni rappresentative.

Preliminarmente è opportuno evidenziare che un Piano Urbano Traffico ha lo scopo di evitare che si crei un intasamento veicolare nelle strade della città: ciò non è accaduto, anzi la lamentela comune è che il traffico si è intensificato, la percorribilità delle strade è impossibile.
E’ necessario chiarire che non è impensabile parlare di PUT, infatti il dispositivo in vigore è sperimentazione parziale, nel segno della discrezionalità e della approssimazione, del Piano Urbano Traffico realizzato dal prof. De Luca.
Sottolineare che il sindaco Biancardi indugia in critiche di chi evidenzia lo spregio della prassi democratica senza sentire il dovere di giustificare la non attuazione del PUT, che da sette mesi vive una sciagurata sperimentazione, è davvero inutile : la circostanza è sotto gli occhi di tutti i cittadini.

In proposito c’è da chiedersi se vi è regolarità amministrativa nelle procedure di sperimentazione.
E’ nostro scopo garantire gli interessi dei cittadini e degli operatori commerciali e perseguiremo l’obiettivo con ogni mezzo democratico a nostra disposizione.
Il sostegno e la solidarietà di Massimiliano Manfredi e dei consiglieri comunali di opposizione ci fanno ben sperare che la " sospensione della sperimentazione del Piano Urbano Traffico" sarà vagliato nelle opportune sedi istituzionali comunali e provinciali e non sarà utilizzato come argomento emozionale per la campagna elettorale.

Bisogna anche, tristemente riconoscere che l’amministrazione comunale può permettersi di operare con le indicate modalità in quanto può contare su una folta schiera di associazioni e singoli cittadini che, ben lungi dal rappresentare interessi collettivi, hanno il compito di confondere e dividere gli organi di rappresentanza civica in nome di interessi di carattere personale.”

Volla, nasce il comitato per le pari opportunità contro lo stalking e la pedofilia

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Il comitato è formato da un gruppo di psicologhe, avvocatesse, operatrici sanitarie, assistenti sociali e mamme comuni di Volla, DI Cercola, Massa e Pollena Trocchia.

Un gruppo di donne, psicologhe, avvocatesse, operatrici sanitarie, assistenti sociali e mamme comuni, di Volla e dintorni, Cercola, Massa e Pollena Trocchia, hanno deciso di organizzarsi e di costituire un’associazione di volontariato, un “Comitato” informativo sui diritti del cittadino. L’esigenza è nata per cercare di dare risposte a chi è in difficoltà quando si tratta di affrontare temi delicati e difficili come ad esempio lo Stalking, la Pedofilia, oppure semplici informazioni sui percorsi sociali e sanitari da fare. Argomenti delicati che dovrebbero esse gestiti dal SSN, dalle ASL, con i loro distretti sanitari, ma che spesso trovano scarsa applicazione pratica sia per la miopia dei dirigenti della sanità sia per la “solita” e ormai “cronica” carenza di risorse economiche ed umane.

E così, ecco che Teresa Borrelli, , Rita Carbone, Gaetanina Cautiero, Emanuela De Lorenzo, Lucia Esposito, Chichierchia Gesuela ed altre, sostenute dal Presidente Onorario Giuseppe Granato, hanno formato questa “Associazione” di volontariato.
La sede è stata inaugurata il 25 gennaio 2013, in via Rossi, 39 a Volla.
Il nome che è stato dato a questo "Comitato-Associazione" è insolito. In genere per queste cose si usano sigle più o meno comprensibili. Qui, invece non ci sono sigle o mezzi termini. Il nome è diretto e, da solo, spiega tutto quello che si fa a Volla, in Via Rossi, 39: "Ci diamo la mano, Ti aiuto e Ti ascolto". Ecco, questo è il nome, pratico diretto ed efficace dell’associazione, e non è un caso che i "soci" siano quasi tutte donne. Le donne hanno una grande generosità e capacità di affrontare da un punto di vista pratico i problemi.

Una delle promotrici, Teresa Borrelli, ha dichiarato che " l’associazione ha stipulato un protocollo d’intesa con il movimento nazionale dello Stalking, della Pedofilia e delle Pari Opportunità per dare un servizio ai cittadini e agli enti pubblici e privati una sorta di intermediazione tra il cittadino e la conoscenza e la gestione di questi ed altri problemi. Vogliamo creare un percorso facilitato per affrontare questi temi perché spesso le persone non sanno dove andare e a chi rivolgersi".
L’Avvocato Biancofiore, vicepresidente del comitato nazionale sullo Stalking, sulle Pari Opportunità e sulla Pedofilia ha sottolineato che "La lotta allo Stalking è nata nel 2009 con il ministro Mara Carfagna che ha promulgato un articolo di legge ad hoc, il 612 bis . Una donna su tre è vittima di molestie e di violenza che spesso sfociano in delitti.

In Campania lo sportello è stato uno dei primi in Italia, è nato nel 2009 anche grazie alla collaborazione dell’Onorevole Salvatore Ronchi e del Dr Peronetti. Il nostro è un movimento internazionale che ha sede a Mantova ed è diffuso in tutta Italia. Siamo uno sportello itinerante che ha lo scopo di sensibilizzare e di aiutare le donne. Bisogna creare la cultura di parlare, di denunciare fin dai primi segni iniziali della violenza."

La serata ha visto una grande partecipazione di cittadini, soprattutto donne di tutte le età e ceti sociali. Un successo. Le due ampie sale della sede, arredate con gusto e sobrietà, erano strapiene. La politica di destra e di sinistra non ha voluto far mancare la sua presenza e, speriamo, il suo appoggio. Infatti, all’inaugurazione erano presenti anche alcuni esponenti politici di spicco tra cui il candidato al senato di Grande Sud, l’On. Salvatore Ronchi, e l’astro nascente del PD campano, l’ex borgomastro di Portici, il Dr. Vincenzo Cuomo (primo dei maschi alle recenti primarie del PD in Campania), anche lui candidato al Senato.

Ovviamente non poteva mancare la politica locale con alcuni consiglieri comunali (Guido Navarra, Luigi Petrone, Giovanni Riccio, Mariarosaria Buonocore), assessori (Simona Mauriello e Agostino Navarro) e il Borgomastro di Volla, Angelo Guadagno, che, augurando un proficuo lavoro, ha assicurato il suo massimo appoggio alle donne dell’associazione.

Somma Vesuviana, Il pd approva la carta d’intenti e opta per le primarie

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Il Pd ha approvato la propria carta d’intenti e ha chiarito che la scelta del candidato sindaco della coalizione del centro-sinistra avverrà mediante le primarie. Ancora incertezze, però, circa i partner del partito.

Il direttivo del Partito Democratico di Somma Vesuviana, alla presenza di Gino Cimmino, Segretario Provinciale del partito, e di Umberto Maione, capogruppo consiliare, ha approvato, lo scorso 16 gennaio, la carta d’intenti, un documento contenente i principi ritenuti fondamentali per gestire al meglio il paese. È ciò che hanno fatto sapere i vertici della sezione locale attraverso una nota stampa nella quale si legge che il candidato sindaco della coalizione di centro-sinistra sarà scelto mediante l’istituto delle primarie.
Il PD locale, infatti, sta cercando di porsi quale alternativa all’amministrazione attuale capeggiata da Raffaele Allocca, e tale carta d’intenti dovrebbe risultare un documento da condividere, e all’occorrenza migliorare, che caratterizzerebbe tale gruppo.

Sono ancora forti, però, i dubbi su chi farà parte proprio della coalizione di centro-sinistra locale. Mentre da un lato, infatti, si è fatta più volte sentire la voce di "Sinistra per Somma" che ha proposto quale sindaco Lorenzo Metodio, ci si chiede ancora se Polis Democratica, i Popolari del Buon Governo e l’UDC appoggeranno il PD.
Su tale questione si è espresso Nello Tuorto, segretario di Polis Democratica, il quale è rimasto addirittura sorpreso nel sapere dell’approvazione di tale documento e di future primarie di cui, di fatto, non era per nulla a conoscenza.

«Il PD ha approvato una carta d’intenti? Io, in quanto segretario di Polis, devo dire che non conosco né la nota che il PD ha inviato alla stampa, né il testo di questa carta – ha chiarito sbalordito Tuorto – Sono abbastanza sconcertato poiché il Partito Democratico ha inviato alle testate giornalistiche locali un comunicato del genere, mentre non ha affatto informato di ciò le forze politiche che potrebbero rivelarsi partner nella coalizione che si sta costruendo. D’altronde, abbiamo incontrato il PD presso la sede del partito proprio lo scorso 23 gennaio e nemmeno in tale occasione ci è stato detto nulla. Pertanto su tale questione non posso esprimermi per nulla».

Parole piene di rammarico, sono quelle espresse da Nello Tuorto: perché uno dei papabili alleati del PD non conosce un documento di tale importanza? Quale sarà la nuova coalizione di centro-sinistra? Quale sarà la strategia adottata dal locale PD verso le prossime elezioni? Già si presagisce una campagna elettorale forte e piena di colpi di scena.