Spari davanti all’abitazione della segretaria comunale di Acerra. La polizia la convoca in commissariato

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la villa di maria piscopo
la villa di maria piscopo

L’episodio è come al solito di quelli più che misteriosi nonché inquietanti, considerato il contesto ad alto tasso criminale. Questo perché due tizi, a volto coperto e a bordo di uno scooter, hanno sparato all’impazzata a pochi passi dall’abitazione della segretaria generale del Comune di Acerra, Maria Piscopo, dirigente alla quale il sindaco Raffaele Lettieri ha conferito nel corso degli ultimi anni una serie di deleghe strategiche tra cui quella all’ambiente, settore importantissimo in questo territorio simbolo della Terra dei Fuochi. Ma la polizia è nel frattempo molto cauta. L’indagine è condotta dagli agenti del commissariato di Acerra, diretti dal vicequestore Antonio Cristiano. La ricostruzione dell’episodio è stata fatta proprio dalla polizia. Secondo gli investigatori in mattinata, ma già alla luce del sole, due persone a volto coperto sarebbero sfrecciate a bordo di un motorino veloce davanti alla villa di Maria Piscopo sparando in corsa con una pistola alcuni colpi a salve. I bossoli sono stati ritrovati dai poliziotti a pochi passi dalla casa della dirigente comunale, in via Manzoni, a pochi metri dall’ingresso della villa, ubicata di fronte al municipio. Dunque, si tratta di colpi a salve per cui l’abitazione della funzionaria pubblica non è stata danneggiata. Poco dopo però il vicequestore Cristiano ha convocato in commissariato Maria Piscopo per motivi precauzionali. Secondo quanto trapelato la dirigente non si sarebbe però accorta di nulla né riuscirebbe a spiegarsi il motivo del presunto raid minatorio ai suoi danni. Presunto raid soprattutto perché gli investigatori non sono ancora certi che i colpi di pistola siano stati sparati all’indirizzo della segretaria generale del Comune. Intanto, sempre secondo quanto trapelato finora, cosa certa è che nel tratto di via Manzoni in cui si è sparato non abitano pregiudicati per cui i poliziotti escludono che la “stesa”, sia pure a salve, sia stata messa a segno per intimidire rivali in ambito criminale. Un’altra ipotesi avanzata è quella della più classica delle bravate visto che l’altro giorno è stato registrato nel centro storico di Acerra un altro episodio simile a quello di ieri mattina in via Manzoni. I punti interrogativi, quindi, sono diversi e sono destinati a restare intatti chissà per quanto ancora. Rimane da considerare il vero e proprio ruolo di fulcro amministrativo del Comune di Acerra assunto nel tempo dalla dirigente Piscopo, 45 anni, sposata con figli, il marito docente scolastico, da dieci anni alla segreteria generale della municipalità acerrana. Maria Piscopo è utilizzata dall’amministrazione comunale in delega a una miriade di materie, dalla gestione del personale a quella dei rifiuti e dell’ambiente nel suo complesso. Una figura pubblica particolarmente sovraesposta, un “factotum” zeppo di responsabilità.