Un forte terremoto ha fatto tremare l’intera area metropolitana di Napoli nel pomeriggio di oggi, generando momenti di panico e centinaia di segnalazioni. L’evento sismico ha avuto come punto di origine la zona di Bacoli, nei Campi Flegrei, con una magnitudo registrata di 4.6 e un’ipocentro a soli 5 chilometri di profondità, rendendo la scossa particolarmente intensa e percepita.
Vibrazioni in tutta la città
Il movimento tellurico, breve ma secco, è stato distintamente avvertito in numerosi quartieri napoletani: dal centro storico ai quartieri collinari come Vomero, Arenella e Posillipo, dove in molti hanno lasciato le proprie abitazioni e attività commerciali per riversarsi in strada. Anche nelle aree costiere, come Bagnoli e Fuorigrotta, il sisma è stato sentito chiaramente.
Forte allarme nell’hinterland
Anche diverse località della provincia nord, tra cui Aversa, Lusciano, Carinaro e Frignano, hanno registrato la scossa. Diversi residenti hanno parlato di un boato improvviso, seguito da un forte scuotimento di breve durata, ma sufficiente a causare grande apprensione. Alcune scuole e uffici pubblici sono stati temporaneamente evacuati per motivi di sicurezza.
Epicentro localizzato nell’area flegrea
L’Osservatorio Vesuviano ha individuato l’epicentro nell’area di Bacoli, nel cuore del sistema vulcanico flegreo, già interessato da un’intensa attività sismica negli ultimi mesi. Il sisma, essendo molto superficiale, ha amplificato la sua percezione anche a distanze considerevoli. In particolare, nei pressi del Lago Miseno e nelle zone più prossime alla costa flegrea, il terremoto è stato violento e improvviso.
Resta alta la tensione nella caldera flegrea
Il sisma di oggi riporta al centro del dibattito pubblico la vulnerabilità dell’area flegrea. Gli esperti continuano a parlare di una fase di rialzo del bradisismo e di instabilità crescente. Le comunità locali, intanto, si confrontano con la necessità di convivere con una terra in continuo movimento.



