Un dirigente del Comune di Cimitile, residente a Nola e di 65 anni, è stato raggiunto da un provvedimento di sospensione per un anno dall’attività lavorativa in ambito pubblico. L’ordinanza è stata eseguita questa mattina dai carabinieri di Nola su disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’uomo è indagato per diverse violazioni, tra cui truffa aggravata ai danni dell’amministrazione comunale, accesso illecito a sistemi informatici e false dichiarazioni in qualità di dipendente pubblico. I fatti contestati risalgono al 2023.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Cimitile, il funzionario – con ruoli di rilievo all’interno dell’ente, tra cui quello di responsabile delle risorse umane e gestore del sistema delle timbrature elettroniche – avrebbe alterato i dati relativi agli orari di entrata e uscita dal posto di lavoro, beneficiando così indebitamente delle retribuzioni.
Nel corso dell’inchiesta sono stati raccolti elementi indiziari anche nei confronti di altre cinque persone, già sottoposte a misure simili, che avrebbero dichiarato falsamente la propria presenza in ufficio, nonostante fossero assenti o impegnate in attività personali durante l’orario di lavoro.
La posizione del dirigente risulta più grave rispetto a quella degli altri indagati, in quanto avrebbe sfruttato il suo ruolo tecnico per modificare direttamente i dati del sistema di rilevazione presenze.