Il PD, in collaborazione con JAMM e Vocenueva, ha organizzato una giornata in piazza per il 25 Aprile. Commemorazione e ricordo dei cittadini vesuviani che si sacrificarono durante la guerra.
Come da consuetudine il centro sinistra Sangiuseppese anche quest’anno sarà in piazza per festeggiare il 25 Aprile. Il Partito Democratico, insieme alle associazioni culturali JAMM e Vocenueva, ha organizzato un evento in Piazza Garibaldi dalle ore 9 alle ore 13. Ci saranno i gazebo delle associazioni e dalle 11.30 in poi una serie di interventi sul tema della Guerra di Liberazione.
Anche quest’anno l’invito a partecipare è stato fatto al sindaco Catapano, che nel 2013 rispose con un plateale :” vado al mare “ riparando poi nel 2014 con una corona d’alloro al Monumento ai Caduti e con un manifesto commemorativo.
Non è dato sapere quali iniziative prenderà sabato 25 aprile l’Amministrazione Comunale.
Gli organizzatori hanno invitato all’evento 2015 anche tutte le Autorità militari presenti sul territorio.
Con rammarico bisogna annotare l’assenza del Movimento 5 Stelle sangiuseppese e dell’intero mondo cattolico che ha preferito, anche quest’anno, restare in disparte rispetto ai festeggiamenti pubblici.
Eppure quando si parla del 25 Aprile il pensiero di tutti corre subito a Padre Gino Ceschelli, giovane parroco di San Giuseppe Vesuviano e alla sua storia che si colloca nell’estate del 1943 quando, all’indomani dell’otto settembre, l’alleato germanico si trovò tradito dall’Italia fascista e reagì rastrellando i civili per avviarli ai campi di lavoro in Germania e saccheggiando tutto ciò che avesse valore durante la rovinosa ritirata verso nord incalzato dall’avanzata Anglo- Americana.
Don Gino Ceschelli parlava il tedesco grazie alle sue origini Trentine e cercò di mediare con i tedeschi per tutelare la popolazione civile. Ma la soldataglia germanica, aiutata da sciacalli locali, non voleva testimoni scomodi e lo portò in un vicolo presso la stazione della Vesuviana e lo freddò con un colpo alla nuca. Il corpo del giovane parroco fu spogliato delle scarpe proprio da alcuni di questi sciacalli e lasciato a terra, in quella strada che anni dopo, onore del grande sacrificio compiuto da un sacerdote che cercava solo di tutelare i suoi fedeli, diventerà Via Gino Ceschelli.
Ma il 25 Aprile è anche il momento per ricordare i Sangiuseppesi che non disertarono come i tanti in camicia nera, fra cui il Dott. Armando Giordano, farmacista e antifascista da sempre, il quale coadiuvato dal giovane figlio, Aldo, allestì un ospedale da campo nell’atrio della sua casa in Piazza Garibaldi per assistere i feriti del tremendo bombardamento alleato del 17 settembre 1943, che fece 95 morti e centinaia di feriti, quasi tutti nella zona del Lavinaio. Da solo, dando fondo a quanto aveva ancora in farmacia, Giordano cercò di curare i feriti che provenivano anche dai quartieri Casilli, Nappi e S.M. la Scala. La guerra a San Giuseppe Vesuviano durò un paio di settimane e il Dott. Armando Giordano fu anche fra i fondatori del C.L.N. cittadino in cui si distinse per il forte contrasto alla borsa nera.
Purtroppo una notte, criminali senza volto, lo aggredirono e ferirono seriamente, bloccando sul nascere ogni tentativo di legalità in città. Dopo questo grave fatto di sangue la borsa nera dilagò ovunque, e nessuno fu perseguito dalle autorità.
A chiusura della manifestazione sarà deposta una corona di fiori al Monumento ai Caduti in Piazza del Risorgimento.