Cultura d’impresa, autonomia, acquisizione di competenze che aiutano nella crescita personale e professionale. I giovani al centro del progetto che vede vincente il comune di Pollena Trocchia e un finanziamento che permetterà di dare una spinta nuova ad imprese ed economia.
Una boccata di ossigeno in queste giornate di fuoco e afa arriva per il comune di Pollena Trocchia con l’approvazione del progetto presentato nell’ambito della linea di intervento “Organizziamoci”. La possibilità per una fascia consistente di giovani di imparare in modo pratico come fare impresa. Ce ne parla l’assessore alle politiche giovanili del comune di Pollena, Pasquale Fiorillo.
Assessore ci può dare qualche dettaglio a riguardo?
«Si, siamo riusciti a veder finanziato un progetto per il quale la regione aveva destinato dieci milioni di euro. Per la nostra fascia, quella relativa al numero di abitanti, abbiamo ottenuto il massimo della sovvenzione, 80mila euro che serviranno per attivare tre laboratori destinati alla formazione di una fascia di utenti che va dai 16 ai 35 anni»
Particolare attenzione sarà destinata alle situazioni più disagiate…
«Sarà data la priorità ad una fascia denominata NEET (not in education, employment or training). Praticamente tutti quei giovani che non svolgono alcun tipo di attività»
Il percorso del progetto?
«Partito con un avviso pubblico col quale abbiamo individuato la rete di partner che occorreva, poiché vigeva l’obbligo di essere appoggiati da associazioni giovanili. Le associazioni individuate, si occupano di sport, formazione, comunicazione. Il programma si chiama Allena Mente, ci abbiamo creduto fortemente. Spingendo al massimo la progettazione, abbiamo presentato tutti e tre i laboratori richiesti nel bando, ci hanno permesso di avere un punteggio molto alto e daranno la possibilità di un accompagnamento pratico alla creazione di un’impresa, le nozioni necessarie, ad esempio, per sapere come recepire fondi, finanziamenti agevolati. Affiancati ci saranno laboratori culturali, saranno trasversali. Ognuno integrato all’altro»
Ci sarà una presentazione ufficiale?
«Si. Dovrà essere intanto approvata la collocazione, è stata individuata una struttura già sede di un centro sociale. Ci saranno anche laboratori esterni per portare i ragazzi a conoscere più da vicino il territorio, i vari siti archeologici. Ci saranno anche attività ludiche»
La fascia destinata è molto ampia…
«Si, da impegnare per due anni con momenti di aggregazione e confronto, da avviare all’acquisizione delle basi che permettono di affrontare le problematiche dei percorsi lavorativi. Siamo orgogliosi del nostro progetto che ci ha permesso di arrivare al secondo posto tra i partecipanti»
I giovani al centro.
«In primis al centro ci sono loro, un bacino di utenza calcolato nel numero di 3600 giovani ai quali è importante insegnare che a volte le cose possono essere più facili se fatte insieme. Il lavoro di squadra, è cosa che vale in ogni ambito. Noi faremo il possibile perché da questi laboratori possa nascere qualcosa di buono che significherà aver raggiunto il nostro scopo. Riuscire a fare nascere dalle sinergie, l’impresa».