Parco Nazionale del Vesuvio, dal Consiglio direttivo il rilancio dell’area protetta

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I danni al patrimonio naturalistico del Parco Parco  Nazionale del Vesuvio   sono ingenti.  Serve un grande progetto, un vero e proprio “piano Marshall” per far sì che si superino tutte le criticità.

Il giorno 2 agosto si è tenuto il Consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio alla presenza di tutti i Consiglieri e del Presidente.

Il parco Nazionale del Vesuvio ha subito uno dei peggiori attacchi della sua storia, una mano criminale ha colpito con l’intento di distruggere la nostra area protetta e al contempo screditare e minare le basi stesse dell’Istituzione che rappresentiamo. Stiamo attendendo i dati e le perimetazioni ufficiali delle aree percorse dal fuoco da parte dei Carabinieri Forestali ma è del tutto evidente che i danni al patrimonio naturalistico sono ingentissimi.

Il lavoro intrapreso per il rilancio dell’area protetta da parte del Consiglio, sin dal suo insediamento alcuni mesi fa, andrà avanti con più forza e determinazione di prima. Non ci fermeremo di fronte alla barbarie.

Tuttavia, oggi più che mai, l’Ente Parco metterà in campo tutto ciò che è in suo potere per portare il Parco Nazionale del Vesuvio ai livelli delle migliori aree protette internazionali. E’ evidente che dopo questo evento, è cambiato tutto, le linee programmatiche che avevamo tracciato saranno modificate in funzione di questa nuove stagione di cui saremo protagonisti. Oggi serve un grande progetto, un vero e proprio “piano Marshall” per far sì che si superino tutte le criticità che da decenni non hanno permesso al parco di diventare quel motore di sviluppo sostenibile capace di cambiare il corso della storia dell’area vesuviana. Siamo pronti ad una sfida che fa tremare i polsi ma che se vinta potrà cambiare realmente le sorti del territorio vesuviano e delle sue centinaia di migliaia di abitanti.

Tuttavia, ciò che deve essere chiaro a tutti, è che la risoluzione dei grandi nodi che attanagliano il nostro territorio passano soltanto attraverso una stretta cooperazione e sinergia tra tutti i livelli istituzionali. Il Parco è pronto ad un impegno totale, il Consiglio a fare scelte politiche forti, ma chiederemo senza mezzi termini a tutte le altre istituzioni coinvolte di fare lo stesso. Come per gli incendi e l’abusivismo, temi su cui l’Ente Parco ha competenze limitate ma in ogni caso non si è tirato indietro dallo svolgere un ruolo di regia e di trait d’union tra i diversi livelli istituzionali competenti su tali problematiche.

Ed ancora, sul tema dei rifiuti dove il Parco non ha competenze di intervento ma chiederà e pretenderà con forza che si superino le contraddizioni ancora presenti nel Paro Nazionale del Vesuvio. Contraddizioni che vengono dal passato che il Parco non ha assolutamente contribuito a creare ma che anzi ne ha subito i nefasti effetti sia in termini di tutela alla biodiversità ed del patrimonio naturalistico che di immagine e di autorevolezza istituzionale.  A cominciare dalla eliminazione di tutte le discariche censite presenti nelle cave all’interno del territorio del Parco, cicatrici che è arrivato il momento di rimarginare.