Omicidio Aniello Scarpati, domani interrogatorio per l’autista del suv

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Per la giornata di domani, alle 9:30, è previsto l’interrogatorio a Tommaso Severino, accusato di omicidio stradale per la morte del poliziotto Aniello Scarpati

Domani mattina, nel carcere di Poggioreale, alle 9:30, ci sarà l’interrogatorio di Tommaso Severino, imprenditore 28enne, che nella notte del 1º novembre guidava il suv che ha colpito violentemente la volante dei due poliziotti.

L’uomo è attualmente in carcere e si trova lì da sabato. Verrà difeso dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Valentina Alfieri dalle accuse di omicidio stradale aggravato dall’uso di alcol e sostanze stupefacenti e omissione di soccorso.

È stata rintracciata una telefonata tra Severino e la zia mentre vagava di notte dopo l’incidente in una campagna di Ercolano, vicino casa sua. “Avrei preferito morire io” ha detto lui.

L’avvocato ha poi raccontato ciò che gli ha detto Tommaso: “Non sapeva neanche che nell’incidente era morto un agente. Piuttosto che essere concentrato sul fatto di andare in carcere, Tommaso, quando ha realizzato che c’era un poliziotto morto con tre figli, si è fatto un altro pianto inconsolabile.”

Tommaso Severino, imprenditore tessile residente a Ercolano, è l’unico degli indagati ad essere in carcere.

Nell’auto c’erano in totale 6 persone di cui, oltre a Tommaso, 2 maggiorenni di 46 e 40 anni di Portici (a piede libero e accusati di omissione stradale) e 3 minorenni, due di 13 anni e uno di 17.

La figlia di Aniello Scarpati ha dichiarato: “Esigo giustizia, anche tra anni, sento dentro di me l’amore, la determinazione e i valori che lui ha seminato in me, nella famiglia. Le scelte che queste persone hanno fatto quella sera saranno pagate”.

Nell’impatto è rimasto gravemente ferito l’altro agente, Ciro Cozzolino di 38 anni, che si trovava alla guida. È stato operato all’ospedale del Mare di Napoli per una frattura al bacino e adesso si trova in prognosi riservata, ma le sue condizioni sono serie.