Nola, raccolta differenziata: percentuali in crescita

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NOLA: RACCOLTA DIFFERENZIATA, PERCENTUALI IN CRESCITA
Secco e carta le materie con le migliori percentuali di riciclo
Di Cesare D’Amore
Nola. Sta diventando una popolazione virtuosa quella del comune di Nola in merito allo smaltimento dei rifiuti: l’andamento della raccolta differenziata infatti è andato costantemente migliorando nel corso degli ultimi cinque anni.
 Uno degli indici più significativi da tenere d’occhio è quello relativo all’indifferenziato, cioè alla frazione di rifiuti che non si riesce a smaltire nelle altre categorie e che di fatto non possono essere riciclati. Contrariamente agli altri indici quindi l’indifferenziato (quando la raccolta diventa più efficiente) tende a diminuire.
 I rilevamenti sono effettuati sulla base dei formulari che gli operatori del settore devono riempire ogni volta che conferiscono i rifiuti nelle varie località di scarico: le quantità e le tipologie di spazzatura vengono infatti dettagliatamente registrate e contabilizzate.
 Nel caso del comune di Nola la produzione di indifferenziato è passata dai 188 kg per abitante del 2020, ai 177 del 2022, scendendo fino ai 128 dello scorso anno, con un decremento rispetto al 2020 del 47%. Cresce anche la quantità di vetro destinato ad essere riciclato: si è passati dai 31 kg per abitante del 2020, ai 32 del 2022, ai 36 del 2024, con un incremento del 15% rispetto a due anni prima.
 La singola materia nella quale si registra il miglioramento più sensibile è la raccolta della carta: nel 2020 ogni abitante della città conferiva mediamente 26 kg di carta destinata ad essere riutilizzata, mentre nel 2022 il peso pro capite è passato a 33 chili, per poi arrivare a 39 nel 2023 ed a 49 nel 2024: il “salto” rilevato nell’ultimo anno rispetto al 2020 è stato significativo, raggiungendo la percentuale positiva di quasi il 50%.
Infine rilevante anche il dato sullo smaltimento degli apparecchi elettrici ed elettronici, cresciuto in media da 1 kg per abitante del 2020 alla soglia di 1,82 dello scorso anno. In generale si registra, per tutti i materiali, una sensibile flessione della differenziata per l’anno 2021, spiegabile però con l’incidenza della pandemia e del lockdown.