La cache di Google

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La cache di Google è una memoria locale il cui scopo è la velocizzazione della visualizzazione delle pagine web. Grazie a questo grande archivio, vengono memorizzati elementi come immagini e script che saranno utilizzati durante la prosecuzione della navigazione, così da non appesantire il caricamento delle pagine successive. Inoltre, il suo utilizzo agevola nello svolgimento di ricerche locali e nel rintracciare quei documenti non più accessibili.

In italiano “cache” viene tradotto “nascondiglio”: il nascondiglio in questione viene utilizzato dai principali browser per memorizzare le pagine e velocizzarne il caricamento. Ma anche CMS come WordPress o Joomla ricorrono al caching per rendere più rapida la consultazione di una pagina.

La cache di Google è tra le componenti da prendere in esame quando ci si appresta ad una campagna di web marketing: studiare il comportamento dei competitors è virtualmente impossibile nel caso in cui i relativi siti siano temporaneamente inaccessibili. L’archiviodi Google è aggiornato con periodicità, in modo da non perdere alcun contenuto pubblicato in rete. Evidentemente, data l’estensione del web e i miliardi di pagine da monitorare, i bot del motore di ricerca sfruttano dei criteri di verifica da cui deriva la frequenza di aggiornamento: un sito con contenuti e nuove pagine pubblicati regolarmente, di grandi dimensioni e con un traffico notevole sarà oggetto di un’attenzione più assidua.

La cache di Google contiene sempre l’ultima versione riprodotta dai bot per ciascuna pagina indicizzata dal motore di ricerca: la sua “età” è strettamente collegata con le revisioni effettuate dai bot. Vi sono casi in cui il caching produce una copia identica all’originale o meno recente dell’originale, se quest’ultima ha subito una modifica. La cache permette potenzialmente di reperire informazioni eventualmente rimosse, ma anche permette di recuperare le pagine di un intero sito rimosso dal web, prima che Google provveda alla sua cancellazione. Essa consente legittimamente di aggirare un filtro web, che viene bypassato, interpellando la copia conservata in archivio.

Ma come vedere la copia cache di Google relativa ad un sito? Nulla di più semplice: grazia a risorse online come CachedPages, che permettono di accedere alla versione precedente di ogni pagina indicizzata dai motori di ricerca.