E’ Lele il vincitore della categoria Nuove Proposte di Sanremo.
Raffaele Esposito. E’ questo il vero nome di Lele, il più giovane tra i partecipanti di questa 67° edizione, nella quarta puntata della kermesse sanremese, divide la finale con Leonardo Lamacchia, Maldestro e Francesco Guasti. Insieme ai giovani,ai due conduttori Carlo Conti e Maria De Filippi, la bellissima Marica Pellegrinelli illumina l’emozionante momento della premiazione. Sul palco il presidente del consiglio comunale di Sanremo, Alessandro il Grande, e Giovanni Toti, presidente della regione Liguria. Il giovane Lele emozionatissimo con “Ora mai” vince sbaragliando la concorrenza e il primo grande abbraccio è quello con Maria De Filippi, con la quale ha iniziato la carriera televisiva, partecipando al talent Amici. Lele, stringe emozionato la sua targa e ringrazia «mio padre, mia madre, la mia famiglia perché sono stati la base, e tutti i miei insegnanti.». Il giovane, nativo di Pollena Trocchia, ha condiviso l’avventura sanremese con la compagna Elodie in gara anche lei ma tra i big, e l’amico Sergio Silvestre anche lui ex concorrente di Amici e presenza fortissima tra le file del Festival. Un’edizione, questa, chiaramente molto legata al talent della co-conduttrice sanremese Maria, cosa che ha contribuito a scatenare più di una polemica, che nulla toglie al talento e alla formidabile canzone del vincitore, orecchiabile, radiofonica e meritevole di una vittoria senza compromessi. Lo dichiare ai nostri taccuini una voce giovane che di talent s e ne intende e che mastica musica da sempre, la cantante sommesse Maryam Tancredi. Maryam, che da poco ha pubblicato un nuovo singolo, sottolinea quanto sia «inutile criticare gli altri perché riescono a fare cose più alte di noi. Non è giusto. Se deve essere sarà anche per gli altri. Criticare non farà diventare qualcuno migliore di un altro. Non ha senso». Maryam loda, emozionata e orgogliosa, la maturità e la forza dei giovani che si muovono nel difficile mondo della musica raccogliendo le soddisfazioni che arrivano, le proprie e perché no, anche quelle degli altri.
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