Scintille ad Acerra per una visita avvenuta mesi fa ma diventata oggetto di dibattito solo ora: la Drag Queen Priscilla ha partecipato a un incontro con gli studenti del liceo “B. Munari”, parlando di bullismo, omofobia e dell’importanza dell’istruzione. L’iniziativa rientrava nelle attività promosse durante la settimana dello studente, ed è documentata da video e post facilmente reperibili online.
Priscilla, nome d’arte di Mariano Gallo, è un volto conosciuto del piccolo schermo grazie alla conduzione di Drag Race Italia e alla partecipazione al programma Celebrity Chef. La sua presenza a scuola, però, ha suscitato forte reazione da parte di alcune forze politiche.
La Lega: “Presenteremo un’interrogazione al ministro”
Il caso è esploso quando il deputato leghista Rossano Sasso ha annunciato via social un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
“Ci chiediamo se sia opportuno – scrive Sasso – che in un istituto scolastico, davanti a ragazzi tra i 13 e i 17 anni, venga invitato un personaggio senza titoli specifici, travestito con simboli divisivi, a parlare di temi educativi. Non era presente un pedagogista, né uno psicologo o un esperto riconosciuto: solo un performer, che ha affermato che ‘molto di ciò che si costruisce a scuola, si demolisce a casa’. Troviamo questo inaccettabile”.
Fratelli d’Italia: “Scelta discutibile, vogliamo spiegazioni”
Anche Fratelli d’Italia ha espresso perplessità sull’episodio.
Vincenzo Riemma, coordinatore cittadino del partito, ha commentato: “L’intervento di questa figura, con un forte carico simbolico e ideologico, ci preoccupa. Chiederemo all’assessore regionale e al dirigente scolastico come sia stato autorizzato un evento simile. Riteniamo sbagliato affidare la formazione degli studenti a personaggi che non possiedono competenze educative certificate. L’educazione deve rimanere in mano alla scuola e alle famiglie, non a influencer improvvisati”.
La replica di Priscilla: “Incontro voluto dagli studenti, dibattito sereno”
Priscilla ha risposto alle critiche già settimane fa sui propri canali social.
“È stato un momento intenso e significativo – aveva scritto – voluto proprio dagli studenti del triennio del liceo delle Scienze Umane, con la piena partecipazione di docenti e dirigenza scolastica. Abbiamo parlato di discriminazione, di scuola, di diritti e di partecipazione. L’interesse e la maturità dei ragazzi mi hanno colpito profondamente”.
Ha poi aggiunto: “Mentre c’è chi vorrebbe riportare la scuola indietro nel tempo, questi giovani dimostrano di essere pronti a guardare avanti, con coscienza e desiderio di cambiamento”.