Covid-19, casi in aumento: la Campania travolta dalla terza ondata

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La Campania in ginocchio sotto i colpi del Covid. É questa la triste realtà descritta quotidianamente dai bollettini dell’Unità di crisi con 2.656 nuovi contagiati registrati nella sola giornata dello scorso 17 marzo. A livello locale la situazione peggiora anche nei comuni più piccoli. 

 

 

Una zona rossa che tanto ricorda il primo lockdown, certo con meno restrizioni ma con controlli serrati. In Campania continua a crescere il numero di contagi e il Covid con tutta la sua violenza fa strage, lasciando dietro di sé vittime innocenti. Tra le corsie degli ospedali ritorna l’incubo, o forse è meglio dire che proprio lì questo terrore non è mai svanito, neanche a distanza di un anno. Si pagano le conseguenze di un incontrollato ritorno alla normalità che non ha fatto altro che riportare il Paese all’ennesima chiusura forzata. E poco è cambiato dallo scorso 2020. L’anno della paura, della disgrazia, un anno da azzerare, ma non si può voltare pagina, o almeno non ancora.

Nel 2020 c’era la speranza di una svolta che sarebbe arrivata poi con i vaccini previsti per il 2021. Troppi i rallentamenti lungo la strada della tanto agognata salvezza. E proprio come l’anno scorso, quando l’ex premier Giuseppe Conte annunciava nella sera del 9 marzo 2020 l’Italia “zona protetta”, oggi non possiamo fare altro che rispettare le regole, l’unico dovere  morale che ci viene richiesto per cercare di affrontare quella che in tanti definiscono “terza ondata”. Una situazione non facile da affrontare neanche a livello locale, nonostante l’intensificarsi dei controlli in strada, con forze dell’ordine che pattugliano quotidianamente il territorio.

Nella sola città di Nola, il sindaco Gaetano Minieri rende noto che sono 246 i positivi attuali, divisi tra 154 al centro, 81 a Piazzolla e 11 a Polvica. Non passa in secondo piano, però, la notizia della nuova sede vaccinale nel Seminario Vescovile di Nola. «Pienamente soddisfatto della scelta logistica che sta funzionando a pieno regime – spiega il sindaco Minieri. Mai come in questo momento risulta fondamentale la sinergia, mettendo in pratica azioni immediate e tempestive. Solo così ne usciremo il prima possibile. Nel frattempo teniamo duro e siamo cauti, adottando ogni misura preventiva».

Nel comune di Saviano sale a 125 il numero dei cittadini che hanno contratto il virus con 81 persone in sorveglianza sanitaria. Nella vicina Marigliano, dove attualmente si contano 113 positivi, il sindaco Jossa comunica che per la giornata in memoria delle vittime del Covid-19 «il giorno 18 marzo anche la Città di Marigliano si unirà agli altri comuni italiani in un minuto di silenzio per ricordare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia».

Nel piccolo comune di Cicciano ad oggi sono registrati ben 110 positivi attivi e 99 persone in isolamento fiduciario. Forti le parole del sindaco che si appella al buonsenso dei cittadini: «Visto e considerato che non capiamo il rischio che stiamo correndo, sono stato costretto ad attuare nuove misure di restrizione. Chiedo il buonsenso di tutti, siamo adulti e vaccinati – ammonisce il primo cittadino, Giovanni Corrado – e non penso che abbiamo bisogno di un “tutore” per capire cosa sta succedendo. Dovete restare a casa! Vi prego, non mi parlate di più controlli perché noi non abbiamo personale e se lo Stato non ci dà una mano con fondi o altro personale, non ci possiamo fare nulla. Quindi tocca a noi: buonsenso e rispetto per la legge. Questo non significa che non allerterò i carabinieri e vigili urbani ogni volta che ce ne sarà bisogno – aggiunge il sindaco Corrado – però mi serve anche un vostro aiuto altrimenti non ne usciremo mai». Fino al 21 marzo 2021, infatti, a Cicciano sono vietati spostamenti verso altri comuni; spostamento pedonale consentito solo per comprovate esigenze di necessità; divieto per i minori di 16 anni di spostarsi senza accompagnamento di un adulto. Vietate, inoltre, soste nel centro storico o in qualsiasi altro luogo pubblico per scongiurare il rischio di assembramenti. Misure severe, ma necessarie per contenere il rischio di ulteriori contagi.

(Fonte foto: rete internet)