In Campania la politica continua ad avere un sapore domestico. Dopo le polemiche nel “campo largo” che ruota attorno ai De Luca e a Fico, anche il centrodestra sembra voler confermare che le dinamiche familiari restano protagoniste. La coalizione guidata da Edmondo Cirielli, impegnata nella composizione delle liste per le Regionali, deve fare i conti con equilibri delicati tra rappresentanza femminile, fedeltà di partito e alleanze elettorali. Il risultato è una corsa piena di cognomi noti.
A Napoli, Fratelli d’Italia schiera Francesca Marino, consorte del rettore della Federico II, Matteo Lorito. Già candidata nel 2020, quando ottenne poco più di cinquecento preferenze, oggi torna in campo con un profilo molto più conosciuto grazie anche alla maggiore visibilità accademica e istituzionale del marito. Nel partito della Meloni ci sarà anche Ione Abbatangelo, erede di una lunga tradizione politica di destra: suo padre Massimo fu coinvolto nella vicenda giudiziaria legata alla “strage di Natale” del Rapido 904, da cui fu poi assolto.
Nel fronte di Forza Italia spiccano altre “figlie d’arte”. Susy Panico, figlia del segretario Ugl Gaetano Panico, sarà candidata a Napoli, mentre a Salerno correrà Rosaria Aliberti, 23 anni, figlia del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti e dell’ex consigliera regionale Monica Paolino, di recente entrambi assolti da ogni accusa di scambio elettorale. «È una candidatura che rappresenta il riscatto della nostra famiglia», ha spiegato la giovane azzurra.
A Caserta, nel partito di Martusciello, resta in pista Giovanni Zannini, vicino al governatore De Luca, mentre non ci sarà Veronica Biondo, vicesindaca di Santa Maria a Vico, attualmente ai domiciliari. Sempre in Forza Italia entrano figure nuove come Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura ed ex Pd, nominato vicesegretario regionale e responsabile enti locali, e il deputato Pino Bicchieri, proveniente da Noi Moderati.
Ad Avellino, tra i cambi di casacca, spicca Laura Nargi, ex sindaca e volto del Pd locale, ora pronta a correre sotto il simbolo azzurro. In un contesto segnato da parentele, alleanze e trasformismi, a contendersi la scena c’è anche l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, oggi inviato del Tg2 da Parigi, chiamato a dare peso mediatico alla compagine meloniana.
Tra mogli, figlie e fedelissimi, le prossime elezioni regionali campane si annunciano dunque come una partita in cui la politica resta, ancora una volta, una questione di famiglia.


