Acerra, voto di scambio: protesta in municipio. Manifestanti sventolano banconote da 20 euro

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Acerra, il sit in di ieri in municipio

Il sindaco: “Gravi diffamazioni: io lotto contro i clan. Ci sono le delibere”. 

Non si placa la polemica scatenata dalla video inchiesta del Corriere.it e dagli esposti delle opposizioni politiche sul voto di scambio alle elezioni comunali del 2012. Ieri mattina un gruppo formato da esponenti di associazioni e partiti ha manifestato nell’atrio del municipio. Qualcuno ha esposto cartelli con frasi del tipo “Onestà”, “Il mio voto ha valore ma non ha prezzo” oppure “Il mio voto non lo scambio”. Qualcun altro ha “preferito” sventolare ironicamente delle banconote da venti euro. Tutti hanno chiesto le dimissioni del sindaco, Raffaele Lettieri (Udc). Sotto le mura della casa comunale c’erano semplici cittadini, i Volontari Civici, la segretaria locale del Pd, Paola Montesarchio, il meetup di Acerra del Movimento Cinque Stelle, Valeria Ciarambino, capogruppo regionale del M5S e presidente della commissione trasparenza della Regione. “Vergogna: dimissioni”, la frase urlata in coro. La protesta, pacifica, è stata controllata da polizia e carabinieri. Resta intanto una situazione tesa. Nella video inchiesta del Corriere, oltre alle testimonianze di alcuni cittadini che hanno dichiarato di aver visto, nel 2012, elargizioni di buste della spesa e di banconote da venti euro in cambio di voti, è stato filmato un documento in cui è scritto che Raffaele Lettieri, all’epoca presidente del consiglio comunale, avrebbe avuto rapporti con la ditta di costruzioni intestata a una nipote del boss storico di Acerra, Mario De Sena. “Grave e lesiva della reputazione – la replica del sindaco – risulta la parte del video nella quale si lascia intendere la “vicinanza” al clan De Sena, contro il quale, invece, l’amministrazione ha più volte costituito parte civile il comune di Acerra nell’ambito di quei processi di camorra che, negli ultimi anni, hanno sancito la vittoria dello Stato e delle istituzioni democratiche contro le organizzazioni mafiose e deviate ed i cui risarcimenti saranno devoluti alla Rete scolastica della Legalità”. Le opposizioni però insistono sulla mancata costituzione di parte civile del comune al processo sul voto di scambio in corso nel tribunale di Nola. Processo che vede alla sbarra un solo ex consigliere comunale di maggioranza, dichiarato decaduto. Giorni fa i consiglieri Giovanni Colantuono (Pd), Antonio Crimaldi (lista Crimaldi), Vincenzo De Maria (FI), Carlo Elmo (FI), Giancarlo Esposito (Ncd) e Domenico Zito (misto) hanno inviato due esposti al prefetto Gerarda Pantalone. Il primo riguarda il rigetto da parte del presidente del consiglio di un ordine del giorno puntato sulla costituzione di parte civile. Il secondo è un’istanza per l’intervento sostitutivo del prefetto nella convocazione del consiglio. Il Pd insiste. Martedi prossimo, alle 16 e 30, nella Casa del Popolo di Acerra, conferenza stampa dell’onorevole Massimiliano Manfredi, (commissione antimafia) e della segretaria Montesarchio.