A Verona il Napoli ritrova le ali e (si spera) anche l’entusiasmo: la rincorsa Champions è ripartita

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La pausa nazionali appena trascorsa è stata con ogni probabilità la più interessante degli ultimi tempi, specie con il caso scommesse che ha sconvolto il calcio italiano. Anche il Napoli, nonostante (per fortuna) non sia coinvolto, ha fatto decisamente parlare di sé, per la questione allenatore. Garcia è stato sulla graticola soprattutto nella prima settimana di sosta, quando il nome di Conte si era fatto davvero incombente e le dichiarazioni di ADL avevano messo in dubbio il proseguimento del rapporto. Dopo questi giorni di infinita speculazione è finalmente tornato il calcio giocato, con il Napoli che ha espugnato il Bentegodi di Verona per 1-3. Orfani di Osimhen, vittima di un infortunio muscolare con la sua Nigeria, gli azzurri hanno ritrovato le ali: Politano e Kvara sono stati i mattatori della partita, partecipando ai rispettivi gol e creando sempre scompiglio alla difesa del Verona, incapace di prendere le contromisure. Nella grande prestazione degli esterni offensivi c’è anche il merito di Raspadori, molto bravo a legare il gioco e a creare gli spazi per i loro micidiali inserimenti; la prova di oggi mostra come l’81 debba agire da punta (o comunque tra le linee) e Garcia non debba intestardirsi con strani esperimenti pur di farlo giocare. Importante anche la partita di Cajuste, che ha sostituito al meglio Anguissa: ha fatto vedere grande dinamismo, ottimi tempi di inserimento e notevoli capacità in fase di interdizione.