L’Imaging in Oncologia e non solo: il Futuro è oggi”, questo il tema della 47° edizione del Congresso SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica) che si è svolta dal 15 al 18 settembre 2016 a Napoli, alla Mostra d’Oltremare.
Le parole chiave del Congresso sono state: Innovazione Tecnologica, Innovazione Scientifica e Appropriatezza Diagnostica.
Ad aprire il convegno una “Mostra Tecnica”, inaugurata dal Presidente di Confcommercio Campania, Maurizio Maddaloni. Su una superficie di circa 12.000 metri quadrati hanno esposto oltre 100 aziende del settore e alcune delle rappresentanti delle “Eccellenze Campane” nel Mondo.
Maurizio Maddaloni ha esordito: “Ce l’abbiamo messa tutta per riportare a Napoli, dopo 36 anni, un appuntamento così centrale per la medicina mondiale … Napoli è un attrattore di eventi sempre più importanti e questo congresso oltre che per una valenza scientifica, si contraddistingue più di ogni altro per quella economica che muove, secondo le stime della SIRM, ben oltre 16 milioni di euro … sarebbe auspicabile che il sistema Napoli potesse migliorare le performance in termini di servizi, accoglienza e pulizia, fermo restando che è una destinazione appetibile e di fascino …”
Il presidente della Società Italiana di Radiologia, Carlo Masciocchi ha continuato: “Per l’eccezionale livello organizzativo, per volume di partecipanti e presenza del mondo scientifico e industriale questo congresso conferma che la radiologia italiana è ai massimi livelli internazionali e che lo stesso evento che abbiamo voluto a Napoli è pari al Congresso europeo di Vienna o a quello mondiale di Chicago . Un appuntamento – ha aggiunto – che ci consente di acquisire una nuova e più profonda consapevolezza delle nostre straordinarie potenzialità”.
La SIRM ha voluto riservare alla LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) uno spazio importante. Francesco Schittulli, che ne e’ , ha voluto sottolineare il progressi della radiologia diagnostica e il ruolo del volontariato: “Solo con questo binomio si può combattere efficacemente il cancro. Crediamo profondamente nel connubio tra tecnologie diagnostiche, professionalità e volontariato. Del resto senza il volontariato vivremmo un drammatico allarme sociale . Napoli e la Campania sono ricche di grandissime eccellenze, di menti brillanti e di cuore. Sul volontariato ad esempio la LILT Napoli ha sempre risposto in maniera eccellente, sin dai tempi del professor Giovanni D’Errico, e oggi con Adolfo Gallipoli … siamo grati di questo impegno. Un vero esempio”.
Adolfo Gallipoli D’Errico, Presidente del Congresso SIRM 2016 pone l’accento sugli ultrasuoni: “che contribuiranno a salvare vite umane. Napoli crocevia delle ultime novità anche in fatto di radiologia interventistica. A Napoli, come nelle realtà sanitarie più avanzate il radiologo è attore protagonista non solo nella diagnosi, ma anche nella cura, intervenendo su diversi tipi di lesioni come ad esempio al fegato o all’utero (termoablazioni, embolizzazioni, crioterapia) … un’altra minirivoluzione che consente al radiologo di individuare e distruggere il tessuto interessato da un’eventuale neoplasia mediante il riscaldamento con gli ultrasuoni focalizzati …”
Infine un occhio ai costi e agli sprechi. Dal congresso SIRM emerge lo “spreco” Italiano e Campano.
Bruno Accarino (Consiglio Direttivo della SIRM): “Gli sprechi riguardano in egual maniera il pubblico e il privato, sia le strutture ospedaliere, sia quelle ambulatoriali … Il fenomeno dell’inappropriatezza in Italia, dove sui eseguono 100miloni di prestazioni radiologiche l’anno, vale circa 1 miliardo e 500milioni di euro l’anno … in Campania dieci milioni … ”
Roberto Grassi (Presidente incooming SIRM 2018/2020) ha proseguito sull’argomento
, soffermandosi anche sui danni da radiazioni ionizzanti: “Abbiamo bisogno di clinici che facciano i clinici, di medici che facciano i medici, perché in gioco non c’è solo spreco di risorse, ma anche la sicurezza dei pazienti, che devono essere esposti a radiazioni ionizzanti solo se veramente necessario».
Proprio seguendo questa filosofia stamane si è raggiunta un intesa tra i Radiologi campani e l’Ordine dei Medici di Napoli, che prevede un “trait d’union” tra i medici prescrittori e i radiologi, finalizzato alla gestione congiunta del paziente, in modo da ridurre drasticamente la percentuale di inappropriatezza delle prestazioni di diagnostica per immagini.
Anche Francesco Bevere, Direttore Generale di AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari) ha posto l’accento sull’appropriatezza come sfida per la sicurezza pazienti e la sostenibilità del SSN: “fare la cosa giusta, al momento giusto, alla persona giusta e nel modo più corretto … L’AGENAS è impegnata a realizzare l’opportunità di guidare le scelte e le decisioni professionali e manageriali, utilizzando le migliori evidenze scientifiche … il tema dell’appropriatezza deve essere collegato strettamente a quello del monitoraggio e della misurazione degli interventi e delle attività economico-finanziarie e gestionali di ogni singola realtà sanitaria …”
Nella sessa direzione, vanno le novità tecnologiche presentate a Napoli. Apparecchiature che grazie a software innovativi e specifiche soluzioni hi-tech consentono, a parità di risultato, un utilizzo sempre più ridotto di radiazioni ionizzanti e mezzi di contrasto, e quindi maggiori possibilità diagnostiche e minori rischi per i pazienti.