Litigi nella giunta guidata dal sindaco Guadagno che minimizza: “È solo uno scontro dialettico forte su un argomento molto scottante e delicato”.
Se un vecchio saggio ha osato dire che "i panni sporchi si lavano in famiglia", una qualche ragione ci deve pur essere. Se, invece, si lavano in piazza, o sui Social Network, inevitabilmente si devono poi accettare le critiche, le opinioni, i sussulti e le ipotesi degli estranei alla famiglia, che ne derivano.
Così come se uno usa le parole deve sapere che esse, come diceva un altro vecchio saggio, "sono come pietre e, quando le scagli non ritornano più indietro e possono far male". Questi due proverbi rappresentano il succo di quello che sta accadendo in questi giorni a Volla. La dichiarazione-intervista rilasciata nei giorni scorsi ad un giornale locale, dal giovane Assessore alla Trasparenza, Agostino Navarro (PD), sullo stato dell’arte del Piano Urbanistico Comunale, ha "sorpreso e infastidito" l’Assessore all’Urbanistica, Riccardo Festa (SEL). Il "titolare" della gestione del PUC ha reagito ritenendo che ci sia stata un’invasione di campo nella sua delega e ha risposto per le rime, con un post su Facebook, intitolato: "L’opacità della trasparenza".
Un titolo forte nel quale commenta in maniera decisa le parole del suo giovane collega "per rendere trasparente i percorsi amministrativi significa anche essere portatori di una corretta informazione, di chiarezza e linearità di comportamento", come a far intendere che Navarro abbia qualche deficit in tal senso. Comunque, Festa continua nel suo "lavaggio pubblico", apostrofando la dichiarazione di Navarro come "Ovvia. Un piano o è sostenibile e compatibile, rispettando le norme e i regolamenti, oppure non può essere approvato. Demagogica: dire che il piano soddisferà la legittima esigenza edificatoria di coloro che da troppi anni attendono il piano, può contrastare con uno sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio e Pericolosa perché, se portata alle estreme conseguenze, potrebbe significare che tutti coloro che posseggono un pezzo di terreno potranno edificare, col risultato di un territorio completamente cementificato che contrasterebbe con la volontà di puntare su una città con un innalzamento della qualità della vita attraverso il consolidamento di uno sviluppo sostenibile".
Ma, Agostino Navarro non ci sta e ribatte di non essere disponibile ad accettare quegli aggettivi che sono stati aggiunti alle sue dichiarazioni, rimandandoli al mittente. Ma, cosa avrebbe detto Navarro, nella sua intervista? Più o meno quello che il Borgomastro Guadagno aveva dichiarato pochi giorni prima ad un altro organo di stampa: "a breve sarà consegnato da parte dell’UTC e dell’Università la bozza del Nuovo Piano che sarà di conseguenza adottato nelle prossime settimane appena definite alcune verifiche tecniche".
Invece, Festa insiste con la sua "prudenza", come a volersi riparare, e scrive che "è bene dire che allo stato non è ancora possibile stabilire se il Piano sarà adottato nelle prossime settimane in quanto gli organi competenti sono impegnati in una serie di verifiche riguardanti tutti i dati che occorrono alla definizione del PUC da adottare perché ci sono seri dubbi sulla attendibilità di alcuni aspetti anche a livello normativo. Il PUC in alcuni punti si è dimostrato incoerente, farraginoso e contraddittorio e richiede ancora ulteriori fasi di approfondimento non consentendo di avanzare date certe, che potrebbero alimentare aspettative non concretizzabili nel brevissimo periodo".
Ed allora, Agostino Navarro, nella sua replica, sul "Libro delle Facce", affonda i colpi scrivendo che "dovrebbe essere lui (l’assessore Festa, ndr) incessantemente ed in maniera costante, a rendere edotta la cittadinanza ed i suoi amministratori democraticamente eletti sull’andamento dell’iter dello strumento urbanistico, sui percorsi compiuti, gli scenari che si prospettano e le scelte che saranno fatte", sottolineando la "carenza comunicativa del suo collega", la sofferenza e la differenza verso chi non è stato eletto dal popolo, ma, democraticamente, nominato, denotando un’idea non molto condivisibile sulla gestione della cosa pubblica.
Non basta essere eletti democraticamente per avere la "licenza di uccidere", cioè di gestire la cosa pubblica in maniera dissennata e compiere disastri economici e culturali, così come hanno fatto la maggior parte degli attuali parlamentari che hanno condotto l’Italia nel baratro economico e sociale e che continuano a gozzovigliare in parlamento "grati" al popolo che li ha "democraticamente eletti o nominati". Anche perché sono sempre i cittadini a pagare per i disastri commessi dalla cattiva politica. Gli altri, quelli eletti o nominati non pagano quasi mai. E questo non ci piace! Tornando alle cose Vollesi, ci chiediamo come mai questi panni sono stati lavati in pubblico? Forse perché non si tratta di "famiglia"?
Ma i partiti dei due Assessori (SEL per Festa e il PD per Navarro), non hanno appena formato una "Famiglia Allargata" per cercare di vincere le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio p.v.? Forse, a Volla questa famiglia allargata non ha funzionato bene? Cosa c’è dietro questo scontro? Non bastava chiarire l’ingerenza, se c’è stata, del giovane esuberante "puledro politico" in una stanza chiusa, magari con il borgomastro Guadagno a fare da mediatore tra i due? Infatti, poi, così è stato. E’ dovuto intervenire il Borgomastro come un buon padre che, con "una tiratina d’orecchi" ai due "figli discoli" ha fatto ritornare la pace in "famiglia".
Sindaco cosa è successo tra i suoi assessori?
"È solo uno scontro dialettico forte su un argomento molto scottante e delicato. Dobbiamo uscire da questa polemica, metterci al lavoro e portare a casa il risultato. L’invito che faccio ai miei due assessori, con i quali ho già interloquito, in modo anche aspro, è che i problemi che ci sono vanno risolti al nostro interno non tanto per nasconderli, ma per non dare uno spettacolo di divisione interna che in realtà non c’è. Siamo usciti fuori dal seminato. Loro hanno già recepito il messaggio di ritornare tutti nell’alveo della discussione democratica e corretta, anche se ci sono idee e caratteri diversi".
Quindi il monito è quello di non valicare più le competenze, di non invadere più il campo altrui?
"Certamente. Io sono il sindaco e, solo io, come tale posso entrare nelle questioni relative alle deleghe degli assessori. Pertanto invito ogni assessore a rapportarsi solo per le deleghe di propria competenza".
Il PD, tramite il suo portavoce, il capogruppo in consiglio comunale, Domenico Viola, ha buttato acqua sul fuoco ridimensionando la polemica, affermando che il suo giovane assessore Navarro è stato solo un po’ esuberante e che Festa è stato impulsivo ed ha un po’ esagerato nella risposta.
Sindaco, Festa, che non ha più il partito a rappresentarlo in consiglio comunale (ricordiamo che l’unico consigliere eletto di SEL ha cambiato casacca e si è rifugiato sotto le ali del PD) è a rischio?
"Nessun Assessore è a rischio. Io valuto gli Assessori non sulla dialettica, ma su quello che producono, sui risultati che portano".
Ci può chiarire a che punto è la situazione del Piano Sviluppo Italia? L’assessore Festa, nel suo post, ha scritto che i proponenti delle fabbriche dismesse hanno presentato tre ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale sostenendo l’inadempienza dell’Amministrazione nel procedere con il rilascio di tali permessi.
"Per quanto riguarda Sviluppo Italia abbiamo avuto incontri informali con gli imprenditori per conoscere le loro prospettive e per cercare di conciliare sia i loro interessi, sia quelli della cittadinanza.
All’improvviso il dialogo si è interrotto e questi hanno fatto dei ricorsi nei confronti dell’amministrazione. Poi, la sentenza del TAR di venerdì scorso (ufficiosa ndr), pare che reciti, in base alla legge 106 art 5 commi 9-14, che si possano firmare le concessioni edilizie solo dopo la ratifica in Consiglio Comunale della Convenzione tra gli imprenditori e il Comune. La nostra amministrazione non è contro gli imprenditori, è per il rispetto delle leggi e delle regole. La Commissione Consiliare sta lavorando e, appena avrà concluso, andremo in consiglio comunale".
E noi, gli imprenditori e i cittadini aspettiamo fiduciosi che gli eventi facciano il loro corso.
Doverosa precisazione:
Quanto scritto qualche rigo sopra, relativamente al capogruppo Pd Domenico Viola (Il PD, tramite il suo portavoce, il capogruppo in consiglio comunale, Domenico Viola, ha buttato acqua sul fuoco ridimensionando la polemica, affermando che il suo giovane assessore Navarro è stato solo un po’ esuberante e che Festa è stato impulsivo ed ha un po’ esagerato nella risposta …), è una interpretazione dell’autore dell’articolo.
Tanto, per correttezza d’informazione. (E.P.)


