Somma Vesuviana, la crisi secondo i bambini nel giornalino “Legalegalità”

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Povertà e disoccupazione nei racconti dei bambini del 2°Circolo didattico in un giornalino insignito di numerosi premi e riconoscimenti.

"Papà, che cos’è la crisi?" "Mamma, perché papà è sempre nervoso?", "Maestra, che significa spending review? Che vuol dire emigrare?" "Mamma, quest’anno possiamo andare in vacanza?". I bambini ci ascoltano, ci osservano. I nostri bambini vogliono risposte, vogliono essere rassicurati, vogliono capire, vogliono esprimere i loro malesseri, le loro paure. I nostri bambini sanno essere spietatamente realisti e sorprendentemente saggi. È così che si sono mostrati gli alunni delle classi quinte del 2 Circolo Didattico di Somma Vesuviana che, nel 12° numero del giornalino Legalegalità, hanno saputo raccontare e illustrare il disagio quotidiano provocato dalla crisi economica che da qualche anno mina la stabilità delle loro famiglie.

In una veste grafica completamente rinnovata, Legalegalità, il giornalino dei diritti e dei doveri della scuola primaria del 2° Circolo, insignito di numerosi e prestigiosi premi e riconoscimenti, è stato presentato al territorio e alle istituzioni nell’atrio della scuola Don Minzoni in un clima di festa e di grande soddisfazione degli operatori scolastici e dei genitori. In prima fila i protagonisti principali, gli autori degli articoli, ovvero tutti gli alunni delle sette classi di quinta del Circolo. Protagonisti ma anche spettatori attenti, pronti ad incalzare con domande pertinenti i relatori intervenuti per l’occasione: Nicola Anaclerio, responsabile dei Servizi Sociali di Somma Vesuviana, Roberta De Sio Cesari, psicoterapeuta di Telefono Azzurro Napoli, Adriana Orefice, responsabile dell’Associazione Senza Frontiere di Torre Annunziata.

Nel ruolo di perfetta padrona di casa, la dirigente scolastica, Rosaria Cetro, ha lodato il lavoro dei piccoli cronisti, complimentandosi per la loro sensibilità e capacità di raccontare un problema tanto delicato come la crisi economica che sta caratterizzando la nostra già complessa società. "La crisi economica – ha concluso la dirigente – è entrata in tutte le famiglie e i nostri bambini ne sono consapevoli e, d’altra parte, non dobbiamo vergognarci di ammettere che c’è la crisi, anzi di fronte ad essa dobbiamo imparare a discernere le priorità della nostra vita, altrimenti non riusciremo neanche a capire gli sforzi di quanti si danno da fare per remare contro la crisi".

Sforzi, rinunce, sacrifici. Queste le parole più ricorrenti nelle pagine di Legalegalità, le stesse che hanno dato spunto a Nicola Anaclerio per far una interessante analisi sociologica sull’attuale generazione dei quarantenni che, "dopo aver vissuto i primi venti/trent’anni sull’onda di un boom economico, ha scoperto il concetto di sacrificio in una realtà, quella di oggi, dove ci si mette in fila per l’ultimo modello dell’i-phone , per le scarpe o i capi d’abbigliamento di marca più venduti, per il pc più potente. È iniziata la fase in cui abbiamo creduto, grazie alle proposte di finanziamento e di dilazioni lunghe, di poterci permettere tutto fino al punto che ci siamo fatti mancare i soldi per l’essenziale, perdendo la capacità di individuare le priorità e di fare sacrifici. In tutto questo, noi genitori, impegnati a rincorrere chissà che, abbiamo smarrito il nostro ruolo educativo, lasciando spesso i nostri figli soli con sé stessi e con internet".

"Da qui l’inizio di uno strisciante disagio che ha attraversato tutte le famiglie e che oggi ha portato ad un aumento notevole della povertà". Sfogliando le pagine del giornalino, Anaclerio ha poi concluso: "Auguro a voi bambini di essere sempre critici, di non lasciarvi condizionare dai falsi miti, di ascoltare i suggerimenti degli adulti. A me e a tutti i genitori, invece, auguro di trovare il tempo di abbracciare e baciare i nostri figli, qundo sono svegli, però, non quando dormono, perché i baci si devono vedere e gli abbracci si devono sentire".

Ai bambini arrivano preziosi suggerimenti anche da parte di Roberta Cesari, che ha spiegato come Telefono Azzurro "sappia promuovere il rispetto totale dei diritti dei bambini e degli adolescenti. I disagi familiari sono aumentati in modo esponenziale e noi ogni giorno, ventiquattro ore su ventiquattro, ascoltiamo bambini e adolescenti e offriamo risposte concrete alle loro richieste di aiuto, anche attraverso la collaborazione con istituzioni, associazioni e altre realtà territoriali". Nessuno può farcela da solo e a testimoniarlo è Demba, studente senegalese che ha avuto la fortuna di incontrare sulla sua strada i volontari dell’associazione "Senza Frontiere" di Torre Annunziata, grazie ai quali ha imparato la lingua italiana e si è iscritto all’università.

"Demba- ha raccontato Adriana Orefice- è un grande affabulatore, un ragazzo vulcanico, pieno di idee, studia al Politecnico, lavora anche come ambulante, e intrattiene rapporti con mezzo mondo. Un esempio raro di coraggio e di determinazione". Davanti ad un pubblico di bambini ipnotizzati dalla sua contagiosa allegria, Demba ha raccontato le tappe più importanti della sua vita, una vita vissuta insieme ai nonni, una vita senza genitori, fatta di sacrifici, di stenti, ma anche orientata verso grandi obiettivi, uno tra tutti quello di arrivare in Italia per studiare e lavorare. "Oggi studio, lavoro, ma gioco anche a basket, canto, recito. Non smetto mai di sperare e di sognare Qual è il mio segreto? Cerco di essere e di dare il meglio di me in tutto quello che faccio. La sapienza è una chiave indispensabile per affrontare il mondo, ma bisogna conoscere la chiave di tutte le porte". Affermazione, quest’ultima, sostenuta da un lunghissimo e sincero applauso.