San Giuseppe Vesuviano. Area Mercatale: le bugie dell’amministrazione Catapano

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Nel turbinio di manifesti affissi dall’Amministrazione Catapano per l’8 dicembre c’era uno sulla ‘rinascita’ dell’Area Mercatale. Siamo stati a vedere di persona, le cose non stanno proprio così. FOTOGALLERY

L’Area Mercatale del Comune di San Giuseppe Vesuviano vide la luce all’indomani del terremoto del 1980, con un colpo di mano la parte progressista del consiglio comunale dell’epoca ebbe la meglio su quella retrograda e tenebrosa collusa con gli allora “poteri forti” locali, che vedevano lo spostamento in Via Macello, nella nuovissima struttura, come una sconfitta personale. Incuranti del fatto che avrebbero avuto a disposizione un grosso parcheggio e enormi aree di stoccaggio inimmaginabili nella vecchia sede di Piazza Mercato, un vero trampolino di lancio per il futuro economico della città, si opponevano per solo prestigio personale non certo perchè avessero un’alternativa valida. Era la solita palude mentale in cui si dibatte San Giuseppe Vesuviano da sempre.

Purtroppo da allora è stato un continuo e totale abbandono, l’abusivismo commerciale e il degrado l’hanno fatta da padrone, fino alla chiusura dei bagni pubblici nel 2008 e mai più riaperti, nemmeno nel periodo commissariale. Solo da pochi mesi l’Amministrazione Catapano ha provveduto con una batteria di WC chimici in attesa che fossero ultimati i lavori di ristrutturazione dei locali in cemento. Questa situazione ha portato ad un totale degrado, umano e civile, dell’intera area; spingendo i poveri operatori impegnati nel loro duro lavoro per oltre 10 ore al giorno ad usare buste di polietilene per i loro bisogni corporali.

Inoltre nonostante gli operatori in regola paghino una salatissima TOSAP ( Tassa per l’occupazione del suolo pubblico ndr), non solo non hanno mai ricevuto i contenitori per l’immondizia, ma sono anche stati dimenticati dal capitolato d’appalto per i rifiuti per cui la pulizia degli spazi si fa il lunedì mattina e le buste per la differenziata non sono mai state consegnate. Per un periodo l’area è stata anche usata come sito di trasferenza dai mezzi piccoli ai grandi, dalla ditta appaltatrice del servizio rifiuti, con il conseguente inquinamento del suolo da percolato. Suolo dove ogni mattina i grossisti della frutta appoggiano le cassette piene di frutta e verdura pronte per la vendita.

Ora, come documentano le foto a corredo, la situazione non cambia con il susseguirsi delle amministrazioni comunali. Circostanze analoghe a quelle odierne, riconducibili alla responsabilità dell’amministrazione Catapano e ai due assessori che hanno avuto la delega al commercio, si sono avute infatti sia con l’amministrazione Ambrosio poi sciolta per infiltrazione camorristica esercitata anche sui rifiuti; sia con la gestione della Commissione Prefettizia.<(p>

Leggere che La Fiera Mercato è tornata ai fasti di un tempo e che è un posto pulito, ecosostenibile e sicuro come scritto dall’amministrazione, significa trovarsi di fronte ad una vera e propria bugia. Le foto parlano da sole, non hanno bisogno di commenti. E’ chiaro che è in atto solo un’operazione di facciata e nessun provvedimento strutturale è stato messo in campo, fatta eccezione per la manutenzione dei locali che ospitano i bagni pubblici. Manutenzione che dovrebbe essere periodica in ambienti aperti al pubblico. Anzi il veicolo per la raccolta dei rifiuti in attività la domenica mattina nelle strade del centro, non trova di meglio che scaricare il materiale raccolto su uno dei cumuli al centro del piazzale appena liberato dai camion degli ambulanti ( vedi foto di copertina).

Sull’argomento abbiamo interpellato Agostino Casillo, capogruppo in consiglio comunale della coalizione Vocenueva, Libera e PD, che insieme al gruppo di Vocenueva ha lanciato la campagna ” Un anno di balle”, dell’ amministrazione

Catapano. “L’area
mercantale ha bisogno di un intervento globale di riqualificazione che noi abbiamo più volte proposto. Gli interventi che l’amministrazione ha previsto purtroppo sono parziali e non risolutivi del problema. Le risorse possono essere trovate tagliando spese inutili e improduttive” .

Per l’Amministrazione abbiamo chiesto al consulente per l’ambiente, Luigi Acquaviva, cosa ne pensasse del comportamento del dipendente del Consorzio GEMA autore dello scarico al centro del piazzale ripreso nella foto di copertina: “Questo gesto non rientra nella normalità. Il Consorzio GEMA ha sempre disponibile un mezzo per le emergenze,cosa abbia pensato l’operatore domenica mattina non lo so. Verificheremo”. E invece sulla situazione di degrado oramai decennale in cui versa l’Area Mercatale?: ” Il primo dicembre 2013 abbiamo fatto la prima distribuzione di buste (la giunta Catapano è in carica dai primi di dicembre 2012 ndr) e ci stiamo organizzando per le distribuzioni future. L’Ufficio Ambiente sta realizzando un regolamento ad hoc per i rifiuti nell’Area Mercatale che diventerà allegato al regolamento del mercato in elaborazione dall’Ufficio Attività Produttive. A gennaio provvederemo a distribuire di nuovo le buste con insieme le nuove regole sulla gestione dei rifiuti.“.

Forse se la politica invece di impegnarsi in proclami usasse il tempo per la soluzione dei problemi, la comunità potrebbe trarne vantaggio. Ma il periodo ipotetico in questo caso è d’obbligo.