RADIO ARGO. LE VOCI DELL’ORESTEA

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Questa sera a Teatro Area Nord, poi dal 17 al 22 alla Galleria Toledo, in scena le voci dell”Orestea. Lunedì 16 gennaio ore 20.00 Peppino Mazzotta e Igor Esposito incontreranno il pubblico da Arteteca.

Un incontro aperitivo con il regista e attore Peppino Mazzotta per raccontare lo spettacolo scritto da Igor Esposito, lunedì 16 gennaio da Arteteca (Cortile Bellini, vico S.pietro a Majella,6 int.5.). Lo spettacolo sarà in scena ancora per questa sera alle ore 18.00 al Teatro Area Nord, poi dal 17 al 22 alla Galleria Toledo. Radio Argo è una riscrittura dell’unica trilogia superstite della tragedia greca: l’Orestea. Le voci dei personaggi mettono in scena l’inconciliabile scontro tra la bestemmia malata del potere e il disperato canto di redenzione di chi il potere allontana. Canto incarnato dall’anarchico gesto di Oreste che, dopo il terribile matricidio, rifiuta ogni consolazione “civile” e “politica”, scegliendo definitivamente la vita.

In scena solo una voce catturata da un microfono e lanciata nella notte vaga di ripetitore in ripetitore alla ricerca di orecchie che vogliano sentirla. Una voce come il fuoco impetuoso e affannato che rimbalzò da Troia fino ad Argo, su valli, colli e montagne, per annunciare il ritorno vittorioso della flotta Greca. Una voce nel cuore della notte, desolata, impotente, che tiene compagnia a chi non riesce a dormire. Una voce lontana, che sa farsi vicina e familiare, che dà voce alle nostre passioni. Le nostre distrazioni. I nostri inganni. Le nostre guerre. I nostri morti. Le nostre vendette. Le nostre sconfitte. L’eterna attualità dell’opera greca con i suoi intrecci, le sue passioni. È la voce che si fa carico della memoria; preoccupata che il ricordo si sbiadisca perché la memoria all’improvviso può scomparire, l’unico modo per trattenerla è cercare di rendere il ricordo sempre nuovo e autentico.

Lo spettacolo è incentrato sulle vicende degli Atridi precedenti e successive alla guerra più conosciuta e celebrata nella storia dell’umanità: la guerra mossa dagli Achei contro la città di Troia. Il sacrificio di Ifigenia da parte del padre Agamennone per consentire all’esercito di partire per la guerra. L’assassinio di Agamennone e della sua schiava Cassandra da parte della moglie Clitennestra e del suo amante Egisto; la vendetta di Oreste, unico figlio maschio di Agamennone, che si abbatte sulla mamma Clitennestra e su Egisto. Igor Esposito racconta la sua storia attraverso sei voci – Ifigenia, Egisto, Clitennestra, Agamennone, Cassandra, Oreste – che si rincorrono in un valzer di fantasmi per spiegarci l’arcano passato da cui veniamo e il presente in cui navighiamo.

E lo fa con un linguaggio forte, deciso, senza mezze misure quasi volesse prendere le distanze dalla cronaca contemporanea che ci insinua notte e giorno offrendoci ogni pruriginoso e inutile dettaglio di tragedie quotidiane che si consumano lontane. Così Peppino Mazzotta descrive lo spettacolo in cui Igor Esposito vuole farci dimenticare il linguaggio edulcorato, diluito e politicamente corretto di quelle cronache e torna ad un parlare franco senza censure né compromessi dettati dal calcolo o l’interesse. E così facendo ci fa sentire di nuovo il pericolo della realtà che ogni giorno attraversiamo, ce la fa assaporare fino in fondo in un processo di mascheramento continuo e inesorabile. Ci mette a disagio abituati come siamo alla distanza tra noi e le cose, tra noi e le persone.

Teatro Area Nord tel. 081 19571331 – 081 5851096
Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione
via Concezione a Montecalvario, 34 80134 Napoli
tel. 081 425037 – 081 5646162
galleria.toledo@iol.it
www.galleriatoledo.org