Nuovo aumento del ticket sanitario entro il 2014

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In un periodo di estrema crisi economica, sulla testa degli italiani, già ampiamente tartassati, sta per abbattersi un nuovo balzello che ci arriva dritto dal Ministero della Salute.

Con le tasche degli italiani che si svuotano di giorno in giorno, con le prospettive di ripresa economica più lontane che mai, verrebbe da dire: ci mancava soltanto questo, l’aumento del ticket sanitario. Infatti, malgrado un tiepido ottimismo, sembrerebbe piuttosto certo il rincaro del suddetto balzello a partire dal 2014.

Eppure, secondo fonti vicine al governo guidato da Gianni Letta, si sta cercando di percorrere strade alternative per evitare questa ennesima stangata sanitaria che verrebbe percepita dagli italiani quasi come una forma di persecuzione. Etichettata come la nuova “Imu sanitaria”, dal 1 gennaio 2014, questo aumento riguarderà soprattutto le visite specialistiche e gli esami clinici. Previsto nella manovra Tremonti partorita nell’estate 2011, il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in stretta collaborazione con quello dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha dichiarato, senza mezzi termini, di volersi impegnare affinché questo aumento non avvenga. Ma per tenere fede alla parola data, sarà necessario recuperare da altre fonti gli oltre 2 miliardi di euro che il ticket sanitario avrebbe garantito allo Stato.

"Fin dai primi giorni di lavoro abbiamo affrontato il tema della spesa sanitaria nel suo complesso. Riteniamo fondamentale dare subito avvio ai lavori per il nuovo patto per la salute, da portare avanti insieme alle Regioni. In questa prospettiva pare opportuno chiarire, con riferimento alla questione dei ticket che, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.187/2012 (che ha reso non operante la misura di compartecipazione alla spesa sanitaria per un importo pari a 2 miliardi dal 2014 prevista dal d.l. 98/11) in sede di predisposizione della legge di bilancio 2014-2016 non potrà che essere rideterminato il livello del finanziamento del SSN per l’importo di due miliardi dal 2014", è quanto ha dichiarato il Ministro Lorenzin in una sua personale nota.

Riequilibrare il finanziamento del Sistema sanitario e successivamente il Patto per la salute con le Regioni è una fondamentale priorità se si vuole tenere insieme la Sanità Nazionale. Evitare ulteriori aggravi ai danni dei cittadini deve suonare alle orecchie del governo come una voce impossibile da ignorare. Infatti, più di 300 mila italiani, tra le quali molto malati gravi, già nel corso del 2012, sono stati costretti a limitare le proprie cure a causa dell’aumento dei ticket preferendo, in molti casi, le strutture private.
(Fonte foto: Rete Internet)

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