Al Palamaggiò, venerdì scorso, il concerto con Modena City Ramblers, Maria Pia de Vito, Bungt Bangt, rete Co’mare e tanti altri. Presenti più di cento associazioni e comitati, per dire no a discariche e inceneritori.
Il Palamaggiò di Caserta è stato scelto come location per ospitare il “Concerto d’amore per la Terra dei Fuochi”, un appuntamento consumato venerdì sera alla presenza di alcune migliaia di spettatori. Tanti gli artisti intervenuti gratuitamente per sostenere l’impegno di una terra che vuole difendere le proprie ricchezze e la propria qualità della vita.
La serata, che ha avuto un buon successo di pubblico, è stata presentata da Giulia Fossà. Il direttore artistico Imad Zebala ha ringraziato sul palco gli artisti intervenuti gratuitamente sottolineando l’impegno per una iniziativa dal forte peso sociale: più di cento le associazioni coinvolte dall’organizzazione e tanti gli artisti che hanno dato il proprio contributo.
La serata ha avuto sostegni importanti: il Premio Nobel Dario Fo, padre Alex Zanotelli, Mons. Pietro Farina (Vescovo di Caserta), Mons. Bruno Schettino (Vescovo di Capua), Mons. Raffaele Nogaro (Vescovo emerito di Caserta), il giudice Raffaele Cantone, il giudice Raffaello Magi, la giornalista Rosaria Capacchione, il Prof. Antonio Marfella. Ha ricevuto il patrocinio dell’Ente Provincia di Caserta, la Facoltà di Lettere e Filosofia della II Università di Napoli, l’EPT di Caserta
Ad aprire il concerto la rete Co’mare, in scena Eduardo Ammendola e Raffaele Bruno, associazione attiva sul territorio napoletano. A seguire Capone & Bungtbangt, da sempre creatori di suoni e musiche a partire da strumenti di riciclo. Sul palco tanti i musicisti e gli incontri tra i musicisti, come Ernesto Bassignano che suona con i Modena City Ramblers, Marco Zurzolo con Gianluca Pugliano, Pietro Condorelli con Maria Pia De Vito, che ha suonato un brano del suo prossimo disco dedicato a Terzigno.
Sul palco gli artisti e gli attivisti si sono incontrati, scambiati musica, idee e ideali. Le adesioni degli artisti sono state importanti: Nandu Popu e Papa Leu dei Sound System, Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio, Ernesto Bassignano e Michele Micarelli, Canio Loguercio, Mamma Tammorra, A 67, Ugo Maiorano e Paranza, Zampogne D’Altrocanto, Batacoto Tamburi Brasiliani. La serata intitolata all’amore per la terra è stata segnata da un clima di condivisione e forte vicinanza con momenti di riflessione e tanta musica.
Sul palco a portare la propria voce anche Patrizio Rispo.
Importante l’intervento dell’oncologo Antonio Marfella che enuncia il principio della terapia dell’avvelenamento: la sospensione del veleno.