Dopo più di un anno, vengono regolamentati i parametri di liquidazione e i rimborsi delle spese legali per gli amministratori comunali.
A distanza di otto mesi dall’interrogazione del consigliere Sebastiano Sorrentino, ad oggetto il regolamento di rimborso spese per gli incarichi in materia penale, è stato approvato nel corso del civico consesso il regolamento che prevede il limite di tre mila euro più iva per le parcelle degli avvocati penalisti chiamati a difendere gli impiegati comunali. Il rimborso spese prevedrà una maggiorazione del 20% solo nel caso si tratti di un responsabile di settore.
La regolamentazione, approvata in ritardo a causa delle continue sedute di consiglio comunale saltate per mancanza di numero legale, si è resa necessaria proprio per arginare il fenomeno delle parcelle d’oro che negli ultimi tempi hanno rappresentato le maggiori voci di spesa per le casse comunali con la conseguente formazione di debiti fuori bilancio. Già in passato, ai tempi della giunta Corcione, si era cercato di risolvere il problema con l’approvazione, su iniziativa dell’allora vice sindaco Sorrentino, di un regolamento per gli incarichi agli avvocati civili ed amministrativi mai esteso, però, alle materie penali, generando una disparità di trattamento. Motivo che spinse l’ufficio comunale preposto, nel Gennaio 2012, a trasmettere una bozza di regolamento al presidente della commissione consiliare Statuto.
A distanza di poco più di un anno, il regolamento è stato approvato grazie soprattutto alle sollecitazioni del Pd, che nel corso dei mesi ha chiesto i motivi di tale ritardo. Inoltre, come si legge nella nota del coordinamento cittadino del Pd, il consigliere Vincenzo Esposito ha chiesto che tale regolamento venga esteso anche ai numerosi LSU che lavorano per il comune, richiesta che sarà verificata dalla segretaria comunale in caso di praticabilità. Nel caso fosse possibile, il consiglio ha assunto l’impegno di emendare in tal senso il regolamento approvato.