Fiat, inizia la cassa integrazione e la Fiom lancia l’allarme

0
236

Inizia la settimana di cassa ordinaria nella newco Fabbrica Pomigliano. Rientro per tutti lunedì. Ma per questa data non sono state assegnate mansioni ai 19 operai iscritti alla Fiom.

E’ possibile che la cassa integrazione congiunturale possa fare capolino ancora per mesi nella newco Fabbrica Italia Pomigliano. Lo conferma la Fiat che da Torino rende nota “la persistenza delle difficoltà di mercato”. E oggi inizia l’ennesima settimana di cassa integrazione ordinaria per i 2155 dipendenti della Fip impegnati nelle produzioni Panda.

Altri circa 750 addetti della società Fiat G.B. Vico, impegnati nelle attività di stampaggio delle lamiere e nei collaudi, continueranno a lavorare come da turnazione ordinaria. Il rientro, per tutti, è fissato a lunedi prossimo. Nel frattempo resta l’incognita relativa ai 19 operai iscritti alla Fiom, che il giudice del lavoro ha fatto riassumere nella Fip il 28 novembre. Venerdì scorso hanno terminato un lungo corso di formazione interna. “Ma non ci hanno fatto fare l’addestramento dinamico – la preoccupazione di Stefano Birotti, uno dei 19 metalmeccanici della Cgil – inoltre l’azienda non ci ha comunicato le mansioni da espletare al nostro rientro”.

17 giorni di formazione in fabbrica e sempre tenuti ben lontani dalla catena di montaggio e dai vari luoghi di produzione. Una formazione con molte lezioni di teoria e poche di pratica. “Siamo stati al cosiddetto pilotino – aggiunge Birotti – un banco dove abbiamo provato alcune cose. Poi però ci aspettavamo di andare nella catena di montaggio, dove sono stati tutti i colleghi che hanno fatto formazione prima di iniziare. Invece – denuncia l’operaio e attivista Fiom – venerdì sera ci hanno detto che a quel punto il corso era finito e che ci avrebbero fatto sapere quale mansione ci avrebbero assegnato”. Ora c’è molta preoccupazione tra i lavoratori iscritti al sindacato diretto da Maurizio Landini, che temono un’improvvisa emarginazione o, peggio, l’estromissione dalla fabbrica, visto che la Fiat non ha ritirato la procedura di licenziamento per 19 operai della newco.

Procedura che scadrà a maggio. Un altro timore avanzato dalle tute blu della Cgil è che il Lingotto possa costituire una nuova società trasferendovi tutti i lavoratori di Pomigliano attualmente in attività e i 1390 cassintegrati dell’impianto. Tutti tranne loro e gli altri 126 colleghi iscritti alla Fiom che, sempre secondo l’ordine dei giudici, dovranno fare ritorno al lavoro entro la metà di aprile.