Il sindaco Lettieri: “Chi sfregia non vuole bene alla città”.
“No inceneritore: stop biocidio”. E’ la scritta impressa da ignoti la notte scorsa, con della vernice rossa, sul muro di cinta dell’antico Castello Baronale. Ma i vandali non si sono limitati a sfregiare il muro del maniero medievale. Hanno anche lanciato delle uova piene di liquido rosso sullo stemma del castello, accanto all’ingresso. Stemma che è rimasto danneggiato. Secondo quanto riferito dal comune l’episodio è da collegare allo sfregio della facciata principale del palazzo municipale, posto a poche centinaia di metri dal monumento cittadino. Anche in questo caso c’è stato, sempre la notte scorsa, il lancio di gusci d’ uovo zeppi di vernice rossa, che ha imbrattato una vasta porzione della facciata del municipio. L’amministrazione comunale ha denunciato tutto alla polizia. “Condanniamo questi episodi e ogni altro fatto simile – fa intanto sapere il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri – la lotta all’inceneritore non si fa sfregiando i luoghi simbolo della storia della città. Dal canto nostro rispettiamo tutte le opinioni ma abbiamo confermato nelle dichiarazioni e negli atti in tribunale le nostre idee sull’inceneritore. Per rimanere nel tema dell’incontro promosso su “Comunicazione e Misericordia” – conclude il sindaco – questi fanatismi sono istigati da una cattiva comunicazione : chi vuole bene alla città non la sfregia”.
Sotto accusa sono finiti i social network, nell’ambito dei quali da anni si discute in modo approfondito sulla questione “Terra dei Fuochi”. La parete del palazzo municipale è stata rovinata all’altezza del primo e del secondo piano, accanto all’ingresso principale dell’edificio. Anche qui la vernice molto probabilmente è stata lanciata sul muro nella notte o all’interno di gusci di uova oppure dentro dei palloncini, che una volta gettati sulla parete si sono rotti facendo schizzare fuori il liquido colorato. Non è la prima volta che gli uffici pubblici ad Acerra siano presi di mira in questo modo. E non è la prima volta che nel mirino dei vandali finisca anche il Castello Baronale. Negli ultimi anni si sono verificati un paio di casi simili. Un gesto del genere, clamoroso più o meno quanto quest’ultimo, c’era stato nella notte tra il giovedi e il venerdi santo del 2014, tra il 17 e il 18 aprile , quando fu sfigurato l’ingresso del castello, una delle testimonianze più antiche della storia di questo territorio, praticamente il simbolo della città di Acerra. In quell’occasione ignoti gettarono della vernice rossa sulla porta principale del muro di cinta dell’edificio, forse servendosi di bottiglie di vetro riempite con della vernice. Il liquido colorato raggiunse anche lo stemma nobiliare apposto sulla parete bianca del varco d’accesso, esattamente com’è accaduto la scorsa notte. L’indomani fu una scena davvero orribile quella che si presentò agli occhi della gente, con tutti quegli schizzi disordinati di rosso vivo sulle mura medievali e seicentesche del monumento. Ma lo sfregio è stato ripetuto anche ieri.



